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Smart working: i danni nel tempo

Attualità

Smart working: i danni nel tempo

Francesca Ramunno

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Lo smart working offre innumerevoli vantaggi per aziende e lavoratori, ma comporta una serie di rischi soprattutto nel tempo

 

Lo smart working  ha avuto davvero un forte incremento. Questa modalità di esecuzione del rapporto di lavoro non sembra essere la scelta vincente sul lungo periodo. Almeno secondo un team di ricercatori che hanno studiato la situazione. Susan è la rappresentazione computerizzata di una persona che per 25 anni lavora da remoto.

 

A vederla sembrerebbe un pupazzo virtuale piuttosto consumato dal lavoro in smart working. Susan è l’esito di uno studio americano promosso dalla società DirectlyApply che mette in guardia dai rischi. Il lavoro da casa indurrebbe problemi motori, fisici e mentali in un lungo lasso di tempo. Occhi arrossati, obesità, calvizie, spalle curve, ferite recidive, tutto questo con 25 anni di lavoro da casa.

 

Credits: Fox5dc

 

“Mentre il pendolarismo da letto a scrivania può consentire più tempo libero e indipendenza, le ripercussioni fisiche per la tua mente e il tuo corpo ne varranno la pena in futuro?”. Questo dicono gli esperti. Quando la propria vita personale e lavorativa avvengono sotto lo stesso tetto, è difficile disattivare l’una o l’altra, e alla fine si sovrappongono.  La preoccupazione è legittima.

 

 

 

 

Giornalista appassionata di musica e di spettacolo. Speaker di Rlb Radioattiva, cura per l'emittente l'Area Eventi

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