Calabria
Sanità, idonei graduatorie: “scavalcati da personale non qualificato”. Esposto a Gratteri
 
																								
												
												
											L’esposto denuncia è stato presentato alla Procura della Repubblica di Catanzaro e in particolare all’attenzione del Procuratore Generale Nicola Gratteri. Si chiede per l’ennesima volta lo scorrimento delle graduatorie degli idonei comparto sanità in regione Calabria
CATANZARO – L’organizzazione sindacale intercategoriale Si Cobas, da sei mesi circa si sta occupando della vicenda amministrativa e burocratica, riguardante le assunzioni degli idonei, inseriti nelle graduatorie di cui in oggetto e che sono formate da circa mille lavoratori della sanità calabrese. Quest’ultimi, sono distribuiti nelle categorie di: dirigenti biologi, infermieri, operatori sanitari, tecnici e applicati della sanità. Questi lavoratori, pur avendo partecipato a regolari concorsi pubblici banditi dalle ASP e AO regionali, ed avendo legittimamente acquisito la qualità di idonei, che li rende di fatto abili a professare da subito nei ruoli sopraindicati presso le aziende ospedaliere dislocate nel territorio calabrese, che attualmente detengono le graduatorie concorsuali aperte ed in attesa di scorrimento, per le regolari e legittime procedure di assunzione del personale in questione con contratto a tempo indeterminato, sono stati bloccati in una perenne, vana attesa, di un’assunzione. Invece si vedono puntualmente scavalcare da personale che lavora con contratti a termine, non qualificato come gli idonei, ma costantemente posto nella condizione di lavoro precario, che pur avendo una motivazione gestionale delle risorse umane non trova e non può trovare in alcuna sede amministrativa, politica o giuridica un Favor Lex rispetto ai lavoratori idonei, regolarmente inseriti nelle graduatorie in argomento, che in sostanza rappresentano l’unica categoria di personale sanitario legalmente qualificata e riconoscibile dalla legge e della stessa Costituzione.
Irregolarità e atti illeciti
Il Si Cobas, in questi mesi ha monitorato l’andamento della situazione degli idonei calabresi, ed ha registrato una serie di irregolarità formali ed atti amministrativi illeciti, posti in essere dalle ASP e dalle AO calabresi, che avrebbero dovuto seguire le direttive esecutive del Commissario AD Acta Saverio Cotticelli, che incaricato di far rispettare la regolarità delle procedure nel rispetto della legge, si doveva imporre per lo scorrimento delle graduatorie degli idonei, con precedenza assoluta e prioritaria rispetto ad ogni altra analoga categoria di lavoratori della sanità. Pertanto si allegano alla presente una serie di diffide formali, estese dal SI Cobas ed inoltrate alle Dirigenze delle ASP e delle AO calabresi, ai Commissari straordinari preposti per il controllo amministrativo e la regolarità delle procedure per le assunzioni, ed allo stesso commissario ad acta Saverio Cotticelli. In sintesi l’oggetto di queste diffide è riassumibile nella seguente locuzione: lo scorrimento delle graduatorie degli idonei viene negato ai mille lavoratori menzionati, che si trovano in uno stato di prostrazione e di sfiducia nelle Istituzioni regionali e governative, che di fatto hanno tradito le loro aspirazioni professionali, le loro legittime istanze di precedenza e collocazione nel mondo del lavoro, e con essa di acquisizione di una dignità individuale e sociale e un riconoscimento per i loro sacrifici economici familiari e di lavoratori. Il Si Cobas alla luce di quanto esposto, non comprende perché questi lavoratori pur avendo superato un concorso pubblico, pur avendo acquisito una qualifica riconosciuta dallo Stato, e dalle stesse ASP ed AO regionali, si trovano oggi, paradossalmente, nella grave e rischiosa situazione di lavoratori che potrebbero confluire definitivamente nella condizione di disoccupazione, con enorme perdita economica di prestigio e condizione sociale ed individuale, come già evidenziato. La nostra Organizzazione Sindacale, deve segnalare che le ASP e le AO a tutt’oggi stanno continuando ad assumere personale sanitario reclutandolo da bandi e avvisi pubblici, o liste nominali presso gli albi pretori, di personale precario con contratti a tempo determinato.
Il Si Cobas sottolinea infine come il commissario straordinario Giuseppe Zuccatelli, nominato per le Aziende Ospedaliere di Catanzaro e l’Asp di Cosenza, la settimana scorsa aveva chiesto un parere tecnico ed ufficiale alla Funzione Pubblica presso il Consiglio dei Ministri inerentemente al Ministero della Sanità, ed ottenere quindi, una disposizione certa e definitivamente incontestabile per il prolungamento del periodo contrattuale del personale sanitario precario, peraltro con contratto scaduto al 30 aprile 2020; in modo da far accumulare i 36 mesi di attività lavorativa, ed il raggiungimento dei requisiti previsti per la stabilizzazione di questi stessi lavoratori precari.
Ma la funzione pubblica con nota chiarificatrice di fatto stabilisce ed ordina il blocco del periodo di prolungamento di attività lavorativa per questi lavoratori precari. In contrasto alla disposizione della Funzione Pubblica, il commissario straordinario Giuseppe Zuccatelli sta continuando ad assumere il personale precario prolungando il periodo di attività lavorativa con contratti a termine. In conclusione, si chiede alla Procura di intervenire immediatamente per bloccare le attività illecite e le irregolarità amministrative poste in essere dalle ASP ed alle AO della Regione Calabria. Ed infine di attuare le disposizioni amministrative ed esecutive per il regolare scorrimento delle graduatorie degli idonei.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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