Cosenza
Rifiuti: Cosenza sarà ripulita, ma subito siti oppure quest’estate sarà ancora emergenza
Conferenza stampa e riunione dell’Ato 1 oggi a Rende per fare il punto sull’emergenza e sulla progettazione. Manna: “inutile opporsi alla discarica, è necessaria”
COSENZA – Siamo giunti alle ventitreesima assemblea dei sindaci dell’Ato (Ambito Territoriale Ottimale) 1 Cosenza e la parola d’ordine è “tempo scaduto”. Il presidente Manna parla ai giornalisti e senza giri di parole fa capire che si lavora su due fronti: emergenza e programmazione. “Non c’è più tempo da perdere, – ha dichiarato Marcello Manna – i siti dove realizzare le discariche di servizio e l’ecodistretto sono stati individuati, il commissario ora deve solo scegliere e farlo con estrema velocità”. Si tratta di tredici aree individuate sul territorio provinciale dove realizzare l’ecodistretto, per il quale sono già disponibili oltre 40 milioni di euro. L’Ecodistretto è un impianto per il trattamento della componente differenziata destinato a ricevere conferimenti da tutti i comuni del territorio, che grazie alle moderne tecnologie, avrà impatto ambientale prossimo allo zero, con ricadute occupazionali importanti e benefici per le casse comunali provenienti dalle royalties. Inoltre, sono stati localizzati dieci siti per le discariche di servizio. Ora spetta al commissario decidere quale sono ii luoghi più idonei dove realizzare entrambe le strutture.
Secondo quanto fa sapere il presidente dell’Ato 1 Marcello Manna, realizzare la discarica di servizio e l’ecodistretto è l’unica soluzione percorribile. Per avere un percorso di gestione dei rifiuti completo, infine, andrebbe implementato il termovalorizzatore di Gioia Tauro, con la linea di emergenza, che consentirebbe di operare in continuità nel momento in cui la linea centrale si ferma per manutenzione. Per ora l’emergenza rientrerà, e in particolare dalla città Bruzia, dovrebbero sparire i cumuli di immondizia, grazie alla sopraelevazione della quarta buca di Cassano allo Ionio: operazione che permetterà di smaltire la frazione residua fino ad agosto, poi sarà nuovamente emergenza.
“Stiamo provando ad arrivare a giungo o luglio con l’esistente discarica di Cassano, – ha poi aggiunto Manna – ma con grande velocità dobbiamo fare in modo di individuare immediatamente siti e portarci avanti con la progettazione dell’ecodistretto. Questa è una terra che non ha altra possibilità di sopravvivenza, perché i costi finanziari per smaltire i rifiuti all’estero o in altre regioni sono altissimi, circa 200 euro a tonnellata. Le risorse per l’ecodistretto sono già pronti, il commissario deve individuare un sito. Qualunque sito venga individuato io lo firmo, perché non c’è altro tempo”. Il sistema Ato però, così come pensato, non funziona, perché o diventa un ente con personalità giuridica ed anche una capacità finanziaria, oppure la mediazione tra i comuni, le strutture e i concessionari presenterà sempre gravi criticità. “Abbiamo predisposto – ha continuato Manna – un contratto unico che può essere utilizzato per ogni Comune, che nel momento in cui viene sottoscritto, vincola l’ente alla responsabilità del pagamento e qualora non tenesse fede agli impegni il servizio sarà sospeso. L’idea è quella di copiare l’autorità idrica regionale, quindi una sola autorità che si occupi di questo. Magari potrebbe essere interessante coinvolgere le province come ammortizzatore finanziario. Sono temi importanti sui quali il nuovo governo dovrà lavorare al più presto”.
Intanto, i Comuni, attraverso i vigili urbani e/o il personale interno alle ditte per la raccolta dei rifiuti, potrebbero avviare controlli serrati e sanzionare quei cittadini che continuano a non fare o far male la raccolta differenziata.
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