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Rifiuti in strada a Cosenza, fine settimana di ‘tregua’

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Rifiuti in strada a Cosenza, fine settimana di ‘tregua’

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Fino a lunedì la spazzatura verrà raccolta

 

COSENZA – Breve tregua per la città e la provincia di Cosenza. Ecologia Oggi da questa notte è al lavoro nell’area urbana per raccogliere i rifiuti riversati per le strade in questi giorni di blocco dei conferimenti. Un problema che riguarda tutti i Comuni della provincia di Cosenza morosi che non hanno saldato l’80% delle spese ai gestori degli impianti. La riunione di ieri a Catanzaro con i delegati degli imprenditori che con le loro aziende tengono in ostaggio tutti i 150 Comuni cosentini ha permesso di sbloccare la situazione e riaprire gli impianti. La loro chiusura dei cancelli avvenuta nei giorni scorsi ha mandato in tilt l’intero servizio di raccolta. Si tratta della famiglia Pellegrino titolare dell’impianto di Calabria Maceri a Rende, della Bieco che gestisce le discariche di Cassano e Scala Coeli e delle due società riconducibili a Raffaele Vrenna: Mi. Ga. (titolare della discarica di Celico) ed Ekrò (gestore dell’impianto di Rossano). Fino a lunedì sarà possibile conferire nei loro impianti in attesa che durante la riunione tra tutti i sindaci cosentini si delinei una soluzione che permetta di coprire almeno il 50% degli 8 milioni di euro di debiti maturati.

 

 

Gli amministratori dell’Ato Cosenza si sono dati appuntamento nella sala del Consiglio comunale di Rende per sciogliere il nodo di pagamenti: su 9 milioni totali i Comuni infatti hanno sinora versato solo un milione di euro. Se non si riuscirà ad individuare un sito dove costruire il nuovo ecodistretto, le nuove discariche e saldare il debito si rischia di tornare con i rifiuti in strada e riaffidare la gestione del servizio alla Regione Calabria e non direttamente ai Comuni attraverso l’Ato. Dal loro canto le aziende continuano nel braccio di ferro minacciando di non espletare più il servizio di trattamento del residuo e dello smaltimento in discarica, senza le adeguate garanzie sui pagamenti. I Comuni invece lamentano di non aver riscosso dai cittadini la quota Tari necessaria a coprire tutte le spese. E’ estremamente alta infatti nell’intera provincia la percentuale di utenze che non versano la cosiddetta ‘tassa sulla spazzatura’.

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