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Cotticelli a Cosenza: «per i precari la legge parla chiaro, ora si attinge dalle graduatorie»

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Cotticelli a Cosenza: «per i precari la legge parla chiaro, ora si attinge dalle graduatorie»

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Ancora una volta è stato chiaro il commissario Cotticelli, oggi ospite a Cosenza in un incontro alla Provincia: «per le assunzioni attingiamo dalle graduatorie. Non faremo concorsi soprattutto in periodo di campagna elettorale».

 

COSENZA – Al tavolo nel Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza oggi, c’è anche il commissario ad acta per il Piano di rientro dal deficit sanitario, Saverio Cotticelli per partecipare ad un incontro organizzato dal Lions Club Cosenza Host sul tema “Le nuove sfide del Servizio sanitario nazionale: focus sulla Regione Calabria”. Il commissario è tornato, poco prima dell’iniziativa parlando con i giornalisti, sulle ultime novità legate allo sblocco delle assunzioni per l’ingresso a tempo indeterminato nelle strutture sanitarie e ospedaliere di 429 lavoratori del settore sanitario, ma anche sul processo di stabilizzazione dei tanti precari che ora sono, di fatto, fuori dalle assunzioni decise dal recente DCA n. 135: «Quando un precario supera 36 mesi estensibili di altri 12, e si arriva a 48 mesi, se non viene stabilizzato deve essere licenziato. Questa è la legge».

Cotticelli ha parlato di tempi celeri per l’inserimento dei 429 lavoratori e ha ribadito che «si procederà allo scorrimento delle graduatorie che è il criterio più logico, giusto, equo. Sennò dobbiamo fare altri concorsi? I concorsi costano e abbiamo concorsi già fatti che sono già costati alla collettività. C’è una graduatoria valida, non vedo perchè non bisogna attingere da quella».

«Le aziende sono state già autorizzate a procedere nell’adempimento di tutti gli atti amministrativi, conseguenti e discendenti: lettere d’assunzione, colloqui, informazioni… tutto ciò che sottende un contratto di lavoro a tempo indeterminato».

Per quanto riguarda i 92 OSS di Cosenza, il commissario sottolinea: «non mi risulta siano stati licenziati. Noi abbiamo avuto un tavolo con il Prefetto, e condivido il dramma sociale e umano di quelle persone. Purtroppo c’è un contratto e ci sono tante problematiche di carattere lavorativo e l’azienda non può licenziarli al massimo demansionarli. Io ho posto come limite invalicabile il mantenimento del posto di lavoro».

Infine Cotticelli è stato chiaro su un passaggio fondamentale già ribadito nei giorni scorsi: «niente concorsi durante la campagna elettorale. M sembra una cautela ovvia, è una giustizia sociale, i concorsi si devono svolgere in un clima sereno e tranquillo».

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