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Fiumi di ‘droga di Stato’ a Cosenza, business da milioni di euro

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Fiumi di ‘droga di Stato’ a Cosenza, business da milioni di euro

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Il Procuratore: «Giovani allettati o ridotti a cadaveri ambulanti»

 

COSENZA – Eroinomani e farmaci per malati terminali. Una spirale di dipendenza che ha portato la città ad essere invasa da pillole di ossicodone. Oppiacei con effetti simili, se non amplificati, a quelli dell’eroina, reperibili a prezzi ‘popolari’. Dieci euro a compressa. Una confezione ne contiene 28 ed il medico di Cosenza Vecchia, F. G., era solito prescriverne anche sei/otto contemporaneamente con più impegnative intestate allo stesso paziente nell’arco di una sola giornata. Un business ultradecennale che ha consentito di immettere sul mercato nero, attraverso almeno 7.000 ricette, migliaia di compresse di Oxycontin per un volume di affari di circa 4 milioni di euro. Il tutto grazie alla compiacenza dei tre contitolari di una farmacia nel centro storico (A.P, G.C. e P.C.) finiti agli arresti domiciliari. I controlli dell’Asp di Cosenza si sono invece limitati all’invio di una scarna segnalazione all’Arma dei carabinieri in merito all’aumento ingiustificato delle prescrizioni di ossicodone in città. Gli investigatori hanno poi scandagliato gli archivi presenti negli stessi uffici dell’Azienda sanitaria di via Alimena riuscendo a risalire al medico, alla farmacia e ai pazienti coinvolti ricostruendone le vendite dal 2015 al 2019.

 

 

Ne è emerso che il dottor F. G., pur essendo stato assolto nel processo che lo vedeva accusato nel 2004 di prescrizioni abusive, avrebbe negli anni continuato ad intrattenere un rapporto anomalo con i suoi assistiti. Una relazione di dipendenza fisica e psichica per gli eroinomani (alcuni dei quali non risultano tra i suoi 800 pazienti) ai quali dispensava anche 40 ricette al giorno di ossicodone. Soggetti ai quali però non esitava nel ricordare gli effetti nefasti dell’Oxycontin quando lamentavano dolori e malesseri: “Ti ammazzi solo con tutte queste medicine”.Dalle intercettazioni captate è emerso infatti come uno di loro fosse allettato a causa dell’abuso di ossicodone e come i farmacisti per venirgli incontro avessero consegnato la ‘droga di Stato’ a domicilio per alleviare le pene della sua astinenza. Farmaci che i soggetti assistiti da F. G. non pagavano essendo esenti per reddito, ma dai quali potevano guadagnare (con una sola ricetta) 560 euro. A sua volta la farmacia veniva rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale per cifre che andavano dai 50 agli 80 euro a confezione in base al dosaggio: 160 circa a ricetta. Per avere delle pillole più ‘potenti’ gli eroinomani inoltre erano soliti falsificare le ricette modificando, con una penna, la dicitura 20 milligrammi trasformandola in 80 milligrammi.

 

GIOVANI ZOMBIE

Il Procuratore della Repubblica di Cosenza Mario Spagnuolo ha chiarito che è stato possibile delineare la dinamica dello spaccio di ossicodone grazie «all’enorme apporto dei militari della Sezione Operativa della Compagnia di Cosenza, dei NAS e alla collaborazione del medico legale Cavalcanti, del dirigente del Serd dottor Calabria e del primario di terapia del dolore Amato. Negli Stati Uniti eroina e Fentanyl sono la quinta causa di morte e l’Oxycontin tempo fa è stata condannata a risarcire 250 milioni di euro di danni ai suoi assuntori. Parliamo di giovani ridotti a cadaveri ambulanti da una ‘droga di Stato’. Le indagini sono ancora in corso e non si esclude possano scaturire ulteriori sviluppi. Stiamo cercando di ricostruire la ramificazione del fenomeno. Per ora possiamo dire che nel solo mese di Agosto abbiamo trovato nella farmacia che dall’hinterland si è trasferita a Cosenza ben 45 prescrizioni di ossicodone. Purtroppo l’Asp di Cosenza non ha operato al meglio. A fronte di una preoccupante pratica di disseminare morte ha adottato un atteggiamento burocratico e superficiale, limitandosi a confidare nel medico che aveva dichiarato che gli erano stati rubati 10 ricettari. Furto di cui non abbiamo nessun riscontro, neanche una denuncia. Del caso abbiamo provveduto ad informare il Ministero della Sanità, il commissario per il piano di rientro dal debito sanitario in Calabria Saverio Cotticelli, il dirigente del dipartimento Salute della Regione Calabria e la Procura presso la Corte dei Conti».

 

FARMACO LETALE

Verosimilmente ci sono altri farmacisti in città che adottano lo stesso metodo assecondando le esigenze dei clienti in astinenza. Il nuovo Sostituto Procuratore Margherita Saccà ha precisato che «si tratta di un’indagine particolare, di prescrizioni mediche apparentemente lecite. La scarsa comunicazione dell’Asp di Cosenza ci è servita a verificare se l’uso fosse terapeutico o meno. L’Oxycontin provoca dipendenza, serve a trattare il dolore acuto che non si placa con altri antidolorifici e se associato ad altri farmaci può essere letale. I consumatori arrestati erano già in cura al Serd e l’assunzione di ossicodone e metadone poteva portarli alla morte. Il dottore finito ai domiciliari agiva, non a seguito di minacce, ma sistematicamente come un semplice commerciante dando loro le ricette che chiedevano senza alcuna necessità terapeutica e senza alcun programma riabilitativo. A pagare ovviamente era lo Stato. Le farmacie non hanno mai segnalato nulla eppure erano sempre gli stessi soggetti ad acquistare dosi massicce di Oxycontin». A conferma di ciò il colonnello del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza colonnello Piero Sutera ha affermato che «non siamo di fronte alla classica operazione antidroga, ma ad un sistema articolato che ha indotto in errore il Servizio Sanitario Nazionale grazie alla compiacenza di medico e farmacisti. Questi ultimi, in maniera assurda, incitano i tossicodipendenti a procurarsi altre impegnative informandoli quando il farmaco è presente in magazzino. Dall’altro lato abbiamo verifiche blande da parte dell’Asp di Cosenza che se solo avesse fatto visita allo studio medico del centro storico lo avrebbe chiuso per le gravi carenze igienico sanitarie presenti».

https://www.quicosenza.it/news/le-notizie-dell-area-urbana-di-cosenza/cosenza/310776-ricettopoli-lossicodone-e-come-leroina-2-360-prescrizioni-in-4-anni

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