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Arrestato latitante cosentino considerato il ‘Re delle truffe on line’ (VIDEO)

Cosenza

Arrestato latitante cosentino considerato il ‘Re delle truffe on line’ (VIDEO)

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L’uomo era ricercato dal 2014 ed è stato rintracciato nel supermercato dal centro commerciale in cui viveva

 

ROMA – Vestiti griffati, buona dialettica ed un’ottima capacità nel recitare ruoli differenti. L’aspetto di Gianni Siciliano, pluripregiudicato cosentino 37enne, ha tratto in inganno decine di persone che si rivolgevano a lui per acquisti on line di ogni genere. Compravendite che avvenivano generalmente dai siti Ebay e Subito.it dai quali gli annunci venivano puntualmente rimossi una volta portata a termine la truffa. Raggiri che negli ultimi anni della sua latitanza lo hanno portato ad incassare oltre un milione di euro. Oggi l’uomo che aveva fatto perdere le sue tracce dal 2014 è stato sorpreso mentre vagava tra gli scaffali di un supermercato del Parco Leonardo di Fiumicino, a Roma. Un centro commerciale piuttosto esteso all’interno un popoloso complesso residenziale nel quale Siciliano aveva scelto di vivere proprio per sfuggire all’arresto. Un luogo dotato di cinema multisala, negozi, sala slot. Una piccola città dalla quale non si allontanava mai. A rintracciarlo sono stati gli operatori della Polizia Postale di Cosenza guidati dall’ispettore Fabio Ferraro insieme ai militari della stazione carabinieri di Torano Castello coordinati dalla Procura della Repubblica di Cosenza con l’aiuto dei Compartimenti Polizia Postale di Reggio Calabria e di Roma e l’ausilio del Servizio Polizia Scientifica di Roma e della Stazione Carabinieri di Fiumicino.

 

 

Considerato il ‘Re delle truffe’ Siciliano vanta precedenti penali per piccoli furti e rapine consumati a Cosenza sin da quando era appena maggiorenne. La sua spiccata propensione per le tecnologie informatiche negli anni lo ha reso uno specialista delle truffe sul web e portato a cumulare di una serie di condanne definitive, tra cui spicca il reato di associazione per delinquere a seguito dell’operazione Match Point del 2010. Un’inchiesta quest’ultima che vedeva tra i protagonisti anche il suocero, l’ex collaboratore di giustizia cosentino Alberto Fusinato originario di Roggiano Gravina. Il gruppo, composto da 19 indagati tra le province di Roma, Pisa, Siracusa e Cosenza attraverso la ‘partnership’ con gruppi di hacker russi specializzati nel furto di dati informatici riusciva a svuotare le carte di credito delle vittime che si ritrovavano al verde a loro insaputa. Le diverse condanne a suo carico hanno fatto scattare l’ordine carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma nell’ottobre del 2014 che Siciliano era riuscito ad eludere abbandonando la città dei bruzi e trasferendosi nella capitale.

 

IL RAGGIRO

Gli oggetti venduti erano disparati: cerchi auto, parabrezza, gatti, cani di razza, divani, PC, telefoni, elettrodomestici. Qualsiasi cosa di cui riusciva ad avere una foto. La sua arte era quella di fingersi di volta in volta una persona diversa e mantenere la lucidità necessaria ad interpretare l’identità del caso. La trattativa avveniva su WhatsApp, con schede telefoniche intestate a terzi soggetti.  L’interessato contattava Siciliano che, per allettarlo, usava un semplice stratagemma. Diceva che un’altra persona voleva acquistare il prodotto e quindi aveva rimosso l’annuncio, ma non ricevendo il pagamento di quanto dovuto la merce era ancora disponibile. Ovviamente con versamento anticipato, su carte ricaricabili PostePay o similari anche queste intestate a persone diverse.  Nulla veniva poi consegnato alle centinaia di vittime frodate dal Nord al Sud Italia. Amante delle griffe e delle auto di lusso ha sempre mantenuto uno stile di vita molto agiato sia a Cosenza sia a Roma, prima e durante i circa cinque anni di latitanza.

 

 

Siciliano è stato rintracciato attraverso una sorta di ‘pedinamento virtuale’ partito da alcune denunce sporte a Torano Castello sviluppatosi con l’analisi delle tracce generate dalle Sim e dai sistemi di riscossione dei pagamenti che hanno permesso di circoscrivere le ricerche del latitante nella zona di Fiumicino. Il truffatore seriale pubblicava gli annunci on line e dopo poche ore li rimuoveva impedendo ai truffati di risalire al numero ID dal quale era stato inoltrato e quindi identificare il dispositivo dal quale era stato inserito. Seguendo le tracce informatiche lasciate sul proprio cammino, gli investigatori sono riusciti a raggiungere il 37enne mentre faceva la spesa. L’operazione odierna è stata denominata Prova a Prendermi 3.0 citando il film di Tom Hanks e Leonardo Di Caprio. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato tradotto nel carcere di Civitavecchia. Otto le condanne definitive per i reati di associazione per delinquere, rapina, ricettazione, riciclaggio, truffa e altro, per un totale di oltre 40 capi d’imputazione contestati ed una pena complessiva di 5 anni e 6 mesi di reclusione nell’ambito di procedimenti aperti da varie Procure della Repubblica in Italia.

 

COME PREVENIRE LE TRUFFE ON LINE

 

  1. Utilizzare software e browser completi ed aggiornati

il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Gli ultimi sistemi antivirus (gratuiti o a pagamento) danno protezione anche nella scelta degli acquisti su Internet. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare perché ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile.

 

  1. Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali

In rete è possibile trovare ottime occasioni ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, allora è meglio verificare su altri siti. Potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa. E’ consigliabile dare la preferenza a negozi online di grandi catene già note perché oltre ad offrire sicurezza in termini di pagamento sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla spedizione dello stesso. In caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web.

 

  1. Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio!

Prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.

 

  1. Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti

Prima di passare all’acquisto del prodotto scelto è buona norma leggere i “feedback” pubblicati dagli altri utenti sul sito che lo mette in vendita. Anche le informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, sui forum o sui social sono utilissime. Le “voci” su un sito truffaldino circolano velocemente online!

 

  1. Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online

Se si sceglie di acquistare da grandi negozi online, il consiglio è quello di utilizzare le App ufficiali dei relativi negozi per completare l’acquisto. Questo semplice accorgimento permette di evitare i rischi di “passare” o “essere indirizzati” su siti truffaldini o siti clone che potrebbero catturare i dati finanziari e personali inseriti per completare l’acquisto.

 

  1. Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili

Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare. Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi.

 

  1. Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing

…ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali. L’indirizzo Internet a cui tali link rimandano differisce sempre, anche se di poco, da quello originale.

 

  1. Un annuncio ben strutturato è più affidabile!

Leggi attentamente l’annuncio prima di rispondere: se ti sembra troppo breve o fornisce poche informazioni, non esitare a chiederne altre al venditore. Chiedi più informazioni al venditore sull’oggetto che vuoi acquistare e se le foto pubblicate sembrano troppo belle per essere vere, cerca in rete e scopri se sono state copiate da altri siti!

 

  1. Non sempre…. è sempre un buon affare.

Diffida di un oggetto messo in vendita a un prezzo irrisorio, non sempre è un affare: accertati che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato!

 

  1. Non fidarsi….

Dubita di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma di annunci con e-mail ambigue ma anche di chi ha troppa fretta di concludere l’affare.

 

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