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La legittima difesa è legge. Esulta Matteo Salvini “un giorno bellissimo per gli italiani”
L’aula del Senato ha dato il via libera definito al decreto sulla legittima difesa che diventa Legge. Matteo Salvini “c’è una scelta precisa dello Stato: stare con le vittime e gli aggrediti e non con l’aggressore”
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ROMA – La legittima difesa diventerà legge dopo ok arrivato oggi dal Senato. La nuova legge dello Stato prevede che la difesa sarà sempre legittima per proteggere la propria o l’altrui incolumità, i beni propri o altrui, se vi è in campo il pericolo di un’aggressione. Il provvedimento, approvato in terza lettura, con 201 vari favorevoli, 38 contrari e 6 astenuti. Il voto è stato accolto dagli applausi della Lega e di parte dei grillini. Soddisfazione da parte del Ministro Matteo Salvini “questa è una vittoria degli italiani non della Lega o di Matteo Salvini. Dopo anni di chiacchiere e polemiche è stato sancito il sacrosanto diritto alla legittima difesa per chi viene aggredito a casa sua, nel suo bar, nel suo ristorante. Non si legittima il Far West ma si sta con i cittadini perbene. Da oggi i delinquenti sappiano che fare i rapinatori sarà ancora più difficile. Punteremo su polizia, carabinieri, forze dell’ordine, telecamere e altro. Ma è bene sapere che se qualcuno entra in casa mia armato e mascherato io mi potrò difendere prima che metta le mani addosso a me e sui miei figli”.
Grande maggioranza tranne che dal PD
Il Ministro Salvini plaude non solo agli alleati di governo ma anche a Forza Italia e Fratelli D’Italia che hanno votato a favore “grande maggioranza tranne che dal PD, ma quelli voterebbero contro qualsiasi cosa pur di dire di no. Bisogna da merito alla squadra che ha lavorato da anni per ottenere questo ottimo risultato. Grazie ai colleghi del M5S, di Forza Italia e Fratelli D’Italia che hanno sostenuto questa battaglia di civiltà. Questo è un ennesimo risultato che il Governo, dopo solo 9 mesi di vita, ha portato a casa la legittima difesa che è legge dello Stato“.
Dubbi da magistrati e penalisti? “Non c’è nessun perplessità, basta leggere il testo. C’è una scelta precisa dello Stato: stare con le vittime e gli aggrediti e non con l’aggressore”
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