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Lavoro, i disoccupati calabresi contro la discriminazione degli over 30
 
																								
												
												
											Chi ha più di trenta anni e cerca lavoro non è affatto agevolato.
COSENZA – Il Movimento Disoccupati Calabresi appoggia la raccolta firme per abolire la discriminazione verso gli over 30 che cercano lavoro. Una petizione inviata alla commissione Pari Opportunità Corte Europea dei Diritti Umani e alla XI commissione Lavoro pubblico e privato che porta la dicitura ‘Basta contratti e convenienze in base all’età. Una proposta in tre punti per riavviare il sistema economico’. L’agevolazione nelle assunzioni piu’ conveniente per un azienda e’ il ricorso al contratto di apprendistato. E’ cosi’ che anche se la Cassazione si sia espressa contro questa pratica illegittima la maggior parte degli annunci di lavoro (80% su statistica semestrale) pongono il vicolo del ‘Max 29 anni’ richiedendo anche esperienza nel settore. E’ necessario ricorrere quindi ad abilitare agevolazioni per tutte le classi sociali, soprattutto quelle sopra i 30 anni che vogliono costruire una famiglia e avere stabilita’. Le proposte lanciate dall’iniziativa popolare sono riassunte in tre punti e veicolate attraverso la petizione con la quale si chiede di togliere l’agevolazione al solo apprendistato e definire meglio le modalita’ contrattuali, agevolando la fascia over 30, stabilizzandone il contratto con un minor pagamento aziendale dello stesso nel momento del rinnovo o della assunzione. E’ su questa classe (che nessuno cita in nessuna statistica) che si muove la vera economia del paese. La petizione inoltra invita le autorità a multare gli annunci discriminatori, esprimere una direttiva alla stampa sulle pubblicazione e riformare i centri di collocamento promuovendo “con un minor pagamento aziendale” i contratti a chi ha un anzianità di disoccupazione più alta rispetto a altri. Per dare un peso maggiore all’iniziativa sono necessarie 10mila firme. Il numero dei disoccupati tra i 35 ed i 65 anni è in costante aumento (3 milioni e 500 mila individui, tra disoccupati ed inattivi). Le offerte di lavoro, le poche disponibili, sono quasi esclusivamente riservate agli under 35. Quello che i disoccupati più ‘maturi’ chiedono sono pari opportunità ed essere valutati in base a competenze ed esperienze e non scartati sulla base della sola età anagrafica per essere ancora utili alla società e continuare a sostenere le proprie famiglie.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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