Area Urbana
Campagna elettorale ‘infuocata’, Corbelli: “rinviare il voto” (AUDIO)
 
																								
												
												
											Nell’accesa campagna elettorale, anzi infuocata dopo i dieci punti di domanda sollevati dal Pd contro Occhiuto e le varie liste e candidati esclusi dalla competizione scende in campo Corbelli, che chiede il rinvio delle elezioni.
COSENZA – Franco Corbelli, del movimento Diritti civili si inserisce nel clima di tensione della campagna elettorale e chiede il rinvio delle amministrative “alla luce della caotica e inquietante situazione che si è venuta a creare a Cosenza, con l’esclusione (assolutamente ingiusta) di alcune liste e candidati (uno anche alla carica di sindaco), il rischio per altre liste di essere escluse, i ricorsi in atto, le gravi accuse rivolte, con una nuova interrogazione dai deputati Pd all’ex sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, di far pagare al comune i propri debiti, e considerando la preannunciata tempesta giudiziaria in arrivo da Catanzaro”.
Concetto ribadito da Franco Corbelli questa mattina ai microfoni di Rlb Radioattiva
ASCOLTA L’INTERVISTA
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Secondo Corbelli “non sussistono assolutamente le condizioni di agibilità democratica per far svolgere correttamente e serenamente le elezioni il prossimo 5 giugno”, e per questo chiede al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che “la consultazione venga rinviata di un anno, con il prolungamento dell’incarico all’attuale commissario, in attesa che si chiariscano tutte le situazioni opache e soprattutto che vengano rispettati la legalità, le regole democratiche e i diritti di tutti a poter partecipare alla competizione elettorale”.
“A Cosenza – sostiene Corbelli – non ci sono assolutamente le garanzie e le condizioni di agibilità democratica per poter andare al voto il prossimo 5 giugno. E’ bene che responsabilmente tutti ne prendano atto: i partiti, le istituzioni preposte, dal Prefetto al Ministero dell’Interno. Come si può pensare di far svolgere regolarmente le elezioni con una situazione così confusa e caotica(per usare un eufemismo!) che rischia di esplodere da un momento all’altro facendo precipitare il comune nel caos, con conseguenze assai dannose per i cittadini? Si faccia prima chiarezza su tutto e poi si vada, il prossimo anno, al voto democraticamente, in una situazione di assoluta chiarezza e legalità, nel rispetto delle regole e dei diritti di tutti, così come prevede la nostra Costituzione”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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