Area Urbana
Il mecenate Roberto Bilotti plaude alla politica di Mario Occhiuto
L’ex sindaco elogiato per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale e della figura di San Francesco di Paola.
COSENZA – Tre mostre in quattro anni: 2012 palazzo dei Bruzi per il “Cinquecentenario della proclamazione a patrono della Calabria”; 2014 palazzo Arnone, 20 capolavori da Ribera a Rotella musealizzati nelle sale di piano terra; 2016 palazzo della Provincia, “Seicentenario della nascita”. “Il premio San Francesco di Paola, – scrive in una nota Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona – tenutosi lo scorso venerdì 6 maggio presso il teatro Odeon di Paola, sintetizza l’attività quadriennale ed espositiva dedicata a San Francesco di Paola avviata nel 2012 dal sindaco Mario Occhiuto. L’ex sindaco della città di Cosenza e presidente della Provincia, ha promosso la prima e l’ultima mostra a Cosenza su San Francesco di Paola, con l’obiettivo di celebrare il santo, attualizzare i nostri valori, sensibilizzare la cultura morale che ci appartiene e riscoprire un’icona che è modello della tradizione e della nostra identità più alta. La sua finalità è stata di far conoscere in maggior modo la ricchezza e la storia del nostro territorio riconosciutaci in tutto il mondo occidentale. Basti pensare che a Parigi, San Francesco è il co-patrono e Picasso di secondo nome si chiamava “Francisco de Paula”. Napoli e Roma gli dedicano le chiese più belle, rispettivamente di fronte al palazzo reale e a Trinità dei Monti. Inoltre un catalogo divulgativo della mostra di palazzo dei Bruzi di Cosenza ha promosso l’azione spirituale attraverso contributi provenienti da vari ambiti.
Occhiuto quest’anno, in occasione del seicentenario della nascita di San Francesco, ha inteso adottare il linguaggio del nostro tempo attraverso le espressione di artisti contemporanei per essere più in linea con i giovani. Adottando l’utilizzo degli strumenti più attuali come video, performance, affianco a sculture e pitture ha voluto comunicare, incuriosire ed avvicinare il nostro Santo ai giovani con un linguaggio comprensibile ed in linea con la realtà quotidiana nella ricerca di 50 artisti contemporanei. Artisti, tra i più noti in Italia, selezionati da me, Roberto Bilotti, da Alberto Dambruoso, Vittorio Sgarbi e dal Ministero dei Beni Culturali, i quali hanno inteso realizzare opere iconografiche e rievocative dell’operato francescano. Cito, tra gli artisti, Giuseppe Ducrot, Roberto Ferri e Giuseppe Gallo, ancora Omar Galliani, Stefano Di Stasio, Bizan Bassiri e molti altri. Tanti di questi artisti avevano già esposto nel complesso di Sant’Agostino, in un evento promosso dall’Amministrazione comunale nell’ambito della mostra “Il Divino nell’Arte Contemporanea” curato da Vittorio Sgarbi e dal sottoscritto e voluto, appunto, dal sindaco Occhiuto. Di quell’esposizione ricordo alcune opere storicizzate quali le formelle della porta della morte in Vaticano di Giacomo Manzù e l’Apocalisse di Giorgio de Chirico. Una grande mostra, insomma, che ha seguito quella del 2005 “Da Picasso a Warhol opere dalla collezione Bilotti” sempre a Sant’Agostino e che ha portato a Cosenza, per la prima volta, capolavori dei massimi artisti moderni contemporanei. Sento pertanto di doverne dare il giusto merito, per la spinta propulsiva di valorizzazione culturale, a Mario Occhiuto”.
 
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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