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Aceto: un buon rimedio contro la glicemia alta
Se dopo un pranzo si ha la glicemia altaun modo per abbassarla potrebbe essere quello di integrare nella propria dieta l’aceto.
Quando si mangiano alimenti come pane, pizza, patate, riso e ogni fonte di carboidrati, il livello di glicemia nel sangue aumenta.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Seul ha osservato che l’aceto riesce ad attenuare gli effetti negativi dei grassi sulle cellule beta del pancreas.
Seok H, primo autore dello studio, spiega che sfruttando alcuni modelli murini si è osservato che la somministrazione di aceto balsamico riusciva ad attenuare gli effetti negativi derivanti da una dieta a elevato contenuto di grassi.
Alcuni ricercatori dell’Arizona State University hanno evidenziato che negli individui normoglicemici 20 ml di aceto, integrati in un pasto completo contenente circa 50 grammi di carboidrati, sarebbero sufficienti per ridurre del 30% la risposta glicemica.
Gli studiosi hanno preso in considerazione diverse tipologie di persone: individui normoglicemici, insulino sensibili, insulino resistenti (ma non diabetici) e pazienti con diabete di tipo II. Dalle varie analisi è emerso che l’assunzione di aceto, dopo un pasto contenente 87 grammi di carboidrati, consente di ridurre notevolmente, nell’ora successiva, l’aumento della glicemia e della concentrazione di insulina nel sangue nelle persone insulino resistenti e, in misura minore, in quelle diabetiche.
A tutt’oggi però non sono ancora ben chiari i meccanismi che contribuiscono a ridurre la glicemia. Una delle ipotesi è che l‘acido acetico possa rallentare lo svuotamento dello stomaco e inibire l’attività degli enzimi digestivi presenti nell’intestino tenue, un processo che limita la completa digestione dell’amido e, di conseguenza, l’assorbimento del glucosio.
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