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Presta al debutto da aspirante sindaco… Pensavo fosse politica e invece era uno show (VIDEO)

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Presta al debutto da aspirante sindaco… Pensavo fosse politica e invece era uno show (VIDEO)

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The day after… La Cosenza di Lucio.

COSENZA – Adesso che è subentrata la fase del “dopo festival”, pardon, di quel dopo-evento (era veramente un appuntamento elettorale?) annunciato da settimane in pompa magna come “La Cosenza di Lucio” (titolo che rimanda a una proprietà abusiva), si possono trarre deduzioni da sottoporre ad Aldo Grasso piuttosto che alle pagine dei commentatori politici.

Video amarcord strappalacrime proiettati sul maxi schermo del cinema Citrigno hanno salutato ieri la platea e la galleria del cinema, composte da truppe piddine molto ma molto lontane dall’idea di rottamazione renziana (perché la Calabria, come insegnano le Primarie, inesistenti, è zona franca e fa storia a sé).

Ufficialmente, si trattava del debutto ufficiale alla conquista di palazzo dei Bruzi. Qui non c’erano posti riservati ai giornalisti, come da preventivo avviso, in quanto Lucio non è un normale candidato ma a suo modo un Premier e non è che i cronisti di Cosenza, la “sua” Cosenza, mo arrivano freschi freschi e gli fanno interviste.

Fra l’altro mica si chiamano Paolo Del Debbio, pagato per leggere il copione con le domande già scritte per descrivere (così diceva testuale la nota) la personalità e l’energia di Lucio. Però c’erano le prime file puntualmente occupate dai vari Covello (padre e figlia), Maria Lucente, Mimmo Bevacqua e dall’inseparabile amica cosentina del candidato, Ginevra Vercillo (tutti, per non rischiare di perdere il posto a cui tengono, saranno di certo arrivati scrupolosamente in anticipo).

Il candidato a Sindaco Lucio Presta sullo schermo gigante appare quindi bambino, coi suoi vicoli, le sue strade (almeno sulla fiducia dei ricordi che lo accompagnano, visto che la biografia racconta che lasciò Cosenza a 7 anni per trasferirsi a La Spezia). Poi, a seguire, c’è lui da grande, in situazioni di lavoro (professione manager dello spettacolo), manco a dirlo in una sequenza fatta di star e starlette.

Eppure aveva garantito che non avrebbe utilizzato come testimonial i nomi della sua agenzia per farsi votare alla guida del Comune. Sarebbe potuta essere una domanda da fargli. Si può immaginare la difesa: che ci posso fare, io questo sono, e la mia vita questa è. Naturalmente emozionato il pubblico. Del resto era sabato sera, per tradizione giorno dei grandi show della televisione.

Concorrente non diretto di “Amici” e di “Ballando con le stelle”, l’auditel del Citrigno ha registrato uno share da pelle d’oca e lacrimucce e abbracci e complimenti per la trasmissione. Nel mezzo di questi effetti speciali, modalità anni ’80 e supporter-dinosauri, ci sarebbe pure da capire qual è l’idea di Lucio della “sua” Cosenza visto che, al di là di sprazzi retorici sul centro storico e sull’ospedale (non è colpa sua, vive altrove), di ciò che vuole fare della “sua” Cosenza davvero non si è capito. Insomma, tanto per parafrasare Troisi (Massimo, perdonaci): credevo fosse un amore di programma (politico-amministrativo) e invece era una puntata di “Sottovoce”. Con Del Debbio che sostituiva Marzullo.

VIDEO – Presta: “me devono spiegà, perchè uno che va via da Cosenza, torna, e non è più de Cosenza”

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