Area Urbana
Cosenza, “Insediamento Rom abusivo a via Popilia. Si intervenga”. La lettera di un cittadino
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un residente nella zona di via Popilia e indirizzata alle autorità: “15 persone vivono in condizioni disumane. Si faccia qualcosa per loro e per gli abitanti della zona”
COSENZA – Un residente di via Popilia a Cosenza ha scritto una lettera ai vigili urbani e alla polizia provinciale (senza ricevere ancora alcuna risposta) in merito a “un insediamento Rom abusivo, affacciato sulla strada principale nelle immediate vicinanze della sede dell’Asp e della polizia stradale”.
“Innanzitutto, come si può facilmente verificare dalle chiamate al 113 – scrive il cittadino – è più volte intervenuta la Polizia di Stato a causa delle numerose liti che avvengono nell’insediamento, ma non è stato preso alcun provvedimento.
I migranti vivono in uno stato di abbandono totale privo delle più basilari norme igienico-sanitarie (paragonabili ad un villaggio Afghano) e, gli odori sgradevoli giungono sino alle nostre abitazioni. Si sono adagiati in un capannone non ad uso abitativo ed abusivamente. Sono a segnalare che non esistono bagni, pertanto defecano ed urinano a cielo aperto.
Considerato che vi sono circa 15 persone (tra adulti e bambini), lascio immaginare lo spettacolo che giorno dopo giorno siamo costretti a vedere, nonché gli insani odori che giungono. Altresì, hanno un allaccio abusivo all’energia elettrica che potrebbe causare incendi o quant’altro, mettendo a repentaglio la loro vita e quella degli altri. Vengono accesi dei fuochi bruciando qualsiasi tipo di materiale, provocando intensi fumi e tossine sicuramente insalubri per gli esseri umani e l’ambiente.
Chiedo – scrive il cittadino – al fine di evitare tragedie (come ad esempio quella avvenuta in via XXIV maggio tempo fa), di provvedere prima possibile e trovare una soluzione per queste persone che, sicuramente, non possono vivere in queste condizioni. Allo stesso tempo noi che abitiamo nelle immediate vicinanze, abbiamo il diritto di vivere in una città pulita e priva di insidie, perché la libertà delle persone finisce dove inizia quella degli altri”.
Lettera firmata
Immagine di repertorio
Social