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L’Iperspar del Metropolis al capolinea. Morrone di Fronte Nazionale: ’63 famiglie nel baratro’ (AUDIO)

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L’Iperspar del Metropolis al capolinea. Morrone di Fronte Nazionale: ’63 famiglie nel baratro’ (AUDIO)

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Iper spar metropolis

Sabato scorso è stato l’ultimo giorno di apertura al pubblico; dopo diciotto anni chiude l’Iperspar, del Metropolis di Rende.

RENDE (CS) – “Signori si scende… anche l’Iperspar del Centro Commerciale Metropolis di Rende è arrivato al capolinea”. Da oggi, martedì 29 marzo si conclude, con l’inventario l’avventura rendese di questa struttura, dopodiché tutti e 63 dipendenti resteranno a casa. Ad intervenire in merito all’ennesima emergenza sociale è Marcello Morrone di Fronte Nazionale Cosenza: “Sessantatre persone che perdono il posto di lavoro vuol dire, nella maggior parte dei casi, che 63 famiglie si ritroveranno senza uno stipendio mensile. Sono tante ed amare le nostre riflessioni su questa chiusura ed una su tutte è quella che provoca tristezza: ma la ripresa tanto sbandierata dal Premier, Matteo Renzi, dov’è? Possibile che solo noi in Italia siamo diventati orbi e non riusciamo a vederla? Oppure la Calabria non fa parte dell’Italia?”.

Marcello Morrone, di Fronte Nazionale, è intervenuto questa mattina in merito alla vicenda Iperspar del Metropolis, ai microfoni di Rlb Radioattiva

ASCOLTA L’INTERVISTA

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“A malincuore accettammo l’avvento degli ipermercati e delle multinazionali in terra calabra, in quanto ritenevamo che l’arrivo delle mega strutture avrebbe generato la fine di tanti piccoli negozi… è così è stato. Ed ora, dopo avere compiuto il suo ingrato ruolo di distruttore eccolo che si trasforma in uno spietato kamikaze che, facendosi esplodere, trascina nel baratro 63 famiglie cosentine”.
“E loro, i titolari, probabilmente riapriranno altrove – conclude Morrone – magari sotto una nuova denominazione, ma i dipendenti? Riusciranno a reinserirsi nel mondo del lavoro? Nell’Italia che riparte (dice Renzi) ci sarà un posto anche per loro? Noi lo speriamo ma, consentiteci su questo, di avere molti dubbi. A loro va la nostra solidarietà”.

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