Area Urbana
Cosenza: omicidio Sicilia chiesto il minimo della pena per il collaboratore di giustizia
Il ventinovenne fu freddato a colpi di arma da fuoco nei pressi della propria abitazione a Vaccarizzo frazione di Montalto Uffugo.
COSENZA – Il pm Giuseppe Cozzolino ha chiesto ieri la condanna a venti anni di reclusione per Carmine Cristini. Per il collaboratore di giustizia 31enne ‘pentitosi’ del proprio passato criminale ben sette anni fa è stato invocato il riconoscimento delle attenuanti generiche. Ciò potrebbe portare ad una sentenza in cui il giovane sconterà il minimo della pena prevista per omicidio volontario premeditato aggravato da futili motivi. Cristini accusato di diversi episodi di rapina, nel corso del processo ha più volte ribadito di essersi semplicemente difeso dal suo ex amico. Stanislao Sicilia, 29enne di Montalto Uffugo, era stato accusato da Cristini di alcuni reati legati al narcotraffico nell’area urbana di Cosenza. Al suo rientro a Montalto Uffugo, cessato il programma di protezione (a causa di una rapina commessa nel periodo in cui stava collaborando con la giustizia), per tutelarsi usciva di casa armato con indosso un giubbotto antiproiettile. Secondo la versione del collaboratore di giustizia sarebbe stato Sicilia a sparare contro di lui un colpo mai andato a segno. Per questo motivo il 31enne lo avrebbe ucciso freddandolo con sette colpi di pistola sparati alle spalle nei pressi della sua abitazione nella frazione Vaccarizzo a Montalto Uffugo dopo averlo affiancato con la propria auto costringendolo a scendere dalla vettura. A soccorrere Sicilia fu la sorella che aveva assistito dal balcone al’omicidio, inerme. Il delitto fu consumato il 3 Dicembre del 2014 e dopo pochissime ore Cristini si consegnò ai carabinieri. La sentenza del processo che si sta celebrando con rito ordinario sarà emessa il prossimo 15 Marzo.
In foto da sinistra Carmine Cristini e Stanislao Sicilia
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