Area Urbana
Autobus a Cosenza, si comprano mezzi vecchi e demoliscono quelli in dotazione (FOTO)
Sperpero di denaro pubblico, disservizi ed anarchia all’interno dell’Amaco.
COSENZA – “Le ultime notizie che giungono dall’Azienda dei trasporti cittadina, Amaco Spa, – scrive in una nota Marco Ambrogio della segreteria della sezione cosentina del PD – non dovrebbero fare certo dormire sonni tranquilli ai suoi amministratori e dirigenti. Se è vero, come è vero perché lo ritraggono alcune foto scattate all’interno della rimessa degli autobus di Torrevecchia, che si ricorre giornalmente alla cannibalizzazione di molti autobus per usare i ricambi su altri in avaria e che, per la mancanza del numero sufficiente di veicoli, vengono soppressi decine di turni al giorno, quei dirigenti ed amministratori, invece di replicare spocchiosamente alle interrogazioni parlamentari, dovrebbero dare conto alla città del loro operato. Tante sono le corse soppresse e i disservizi causati agli utenti, costretti ad estenuanti e lunghe attese alle fermate in attesa dii autobus che non arrivano.
Devono dare conto del perché, mentre si acquistano all’estero per centinaia di migliaia di euro autobus vecchi e se ne spendono altre decine di migliaia per farli riparare, non si riparano quelli già in dotazione, usandoli, addirittura, con “espianto di organi”, per la riparazione di altri di analoga tipologia. Per non parlare poi del servizio di collegamento definito “Al Volo”, che collega la città con lo scalo aeroportuale di Lamezia Terme, al quale da tempo sono state tarpate le ali. Qui siamo davvero in presenza dell’ennesima insidia verso la stabilità dell’impresa dei trasporti cosentina. Da mesi questo servizio è affidato ad una ditta privata di Mendicino, che lo effettua per conto dell’Amaco alla modica cifra di circa 50 euro a corsa, per un costo medio giornaliero di circa 400 euro. La motivazione di ciò è da ricercare proprio nella mancanza di veicoli idonei che, stante alle indiscrezioni che riescono a trapelare dalla cortina di ferro in cui l’azienda è stata avvolta da Capalbo e company, sui cinque in dotazione solo uno è marciante. Ma non è tutto.
Gli arguti amministratori dell’azienda, di fronte a tale disastrata condizione in cui hanno ridotto il parco mezzi, hanno pensato bene anche qui di procedere all’acquisto di altri due veicoli usati, ovviamente senza alcuna gara. Pensate, autoveicoli usati che richiedono costi di manutenzione elevati, per essere utilizzati sulla tratta Cosenza – Lamezia Terme che copre mediamente 160 chilometri a corsa di Andata e Ritorno non c’è che dire, davvero un buon investimento. E che dire poi dell’acquisto di due motori nuovi per i Vito Mercedes in dotazione al costo, pare, di 5 mila euro cadauno, che, davvero ridicolo, per essere impiantati, ora richiedono una spesa ulteriore di 7 mila cadauno. Il tutto su veicoli che hanno oltre un milione di chilometri. Davvero un bell’investimento. Al Commissario Carbone, che rappresenta l’Assemblea dei Soci Amaco, chiediamo una indagine per accertare la veridicità di tali notizie, oltre che una verifica sulla corretta gestione del personale, delle assunzioni e dell’applicazione dei contratti di lavoro, ivi comprese le esorbitanti prestazioni straordinarie, che spesso vengono richieste in violazione della normativa in vigore”.
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