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Panico tra le studentesse: è caccia al maniaco seriale

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Panico tra le studentesse: è caccia al maniaco seriale

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RENDE – Tra le braccia di uno sconosciuto. No, l’incipit dato all’articolo non riguarda il titolo di un tenebroso film o di un libro, dal genere noir.

E’, invece, il racconto di un fatto reale, un fatto che sta mietendo terrore e paura, a Rende, dove un uomo, dall’apparente età di trent’anni, dai capelli biondi e alto quasi un metro e ottanta, sarebbe il “mostro” che nella giornata di ieri, avrebbe tentato di aggredire sessualmente due studentesse universitarie. Le due donne, Anna e Giulia, nessun legame amichevole tra di loro, nessuna conoscenza diretta o indiretta, si sono presentate a i carabinieri, in ore e momenti diversi, per raccontare l’incubo subito. Entrambe, comprensibilmente scioccate e con i segni della paura, visibili sul volto come un tocco di fard, hanno raccontato ai carabinieri della Compagnia di Rende, coordinati dal capitano Luigi Miele, di essere state vittime di un maniaco sessuale. Nel loro racconto, oltre a fornire un preciso identikit del sospetto, dicono che entrambe sono state avvicinate dall’uomo misterioso di sera. Il primo episodio, denunciato da Anna, risale a qualche sera fa. Lei, dopo aver passato una serata tra amici, biblioteca e libri, si sarebbe recata verso casa. Mentre passeggiava su via Guglielmo Marconi, ha raccontato, di essersi accorta che qualcuno poco distante da lei, la stava seguendo. La studentessa, continuando il racconto, ha dichiarato agli inquirenti di aver accelerato il passo, accorgendosi che il misterioso sconosciuto, avrebbe fatto lo stesso tallonandola. Nei pressi di un vicolo e di un tratto di strada, poco illuminato, avrebbe subito la molestie. Quel ragazzo, infatti, l’avrebbe afferrata per un braccio, trascinata nel vicolo e avrebbe tentato di palpeggiarla, baciarla e possederla. Anna, lottando con tutte le sue forze, è riuscita poi a liberarsi dalla stretta morsa di quello sconosciuto, colpendolo con un calcio agli stinchi e dandosela a gambe. Una volta arrivata a casa, la studentessa ha chiamato la sua amica del cuore raccontandole tutto e chiedendole di accompagnarla dai carabinieri per denunciare l’accaduto. Appena poche ore dopo, anche Giulia, è finita nel mirino del maniaco. La studentessa in questione, questa volta, è stata fermata, poco dopo le 22, in via Leonardo Da Vinci. Anche in questo caso, il maniaco avrebbe cercato di baciarla, palpeggiarla e costringerla ad avere un rapporto sessuale con lui. Ma Giulia, come Anna, è riuscito a liberarsi e a sfuggire alla stretta morsa del maniaco. Giulia, ricorda di averlo anche ferito, graffiandolo al volto. Proprio lottando con lui ha notato i capelli biondi e alto, ricordando anche che il maniaco, indossava un paio di jeans scuri, un giubbotto nero e scarpe di color beige. I carabinieri hanno subito asttivato i controlli, la caccia al maniaco è iniziata. Non resta che stanarlo.

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