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Pezzulli ucciso per un ammanco da 800 milioni di lire, processo da rifare

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Pezzulli ucciso per un ammanco da 800 milioni di lire, processo da rifare

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Assolti per il delitto Francesco Chirillo e Davide Aiello, da ridiscutere la posizione di Cicero.

 

ROMA – Ucciso quattordici anni fa per un ammanco da 800 milioni di lire nella ‘bacinella’. Non sono stati ancora formalmente individuati i responsabili dell’omicidio di Carmine Pezzulli freddato a colpi di rivoltella su viale Cosmai mentre era a bordo della propria Fiat Panda. Assolti Francesco Chirillo ritenuto il mandante dell’eccidio e Davide Aiello accusato di essere l’esecutore del delitto, resta da ridiscutere la posizione di Domenico Cicero. Condannato in Appello a 30 anni di detenzione il verdetto a suo carico è stato ieri annullato dalla Corte di Cassazione. Il processo è quindi da rifare a causa della carenze di prove e delle contraddizioni nelle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia emerse nel corso dei dibattimenti. Sarà ora la Corte d’Appello d’Assise di Catanzaro a giudicare quale sia l’eventuale estraneità o responsabilità di Domenico Cicero nella morte dell’uomo ritenuto il contabile delle ‘ndrine bruzie.

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