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Diamante: il dietro le quinte di un corto
COSENZA – Silenzio in sala. Motore, azione, ciak … si gira.
La stupenda Diamante, una delle realtà turistiche più in voga sull’Alto Tirreno cosentino, è il set di due cortometraggi, in realizzazione in questi giorni, proprio tra gli spettacolari scenari urbanistici e artistici della città dei Murales. L’idea dei corti, pensata dal “Cinecircolo Maurizio Grande”, in collaborazione con l’assessorato locale al Turismo, Cultura e Spettacolo, nonchè con l’Accademia nazionale del Peperoncino, la “Picanto records” e ai “Confini del gusto”, non è solo legata all’aspetto cinematografico, ma ha una grande valenza, di richiamo turistico. Il doppio corto, infatti, scritto a quattro mani dai registi Francesco Presta e Ferdinando Romito che, ne hanno curato anche il soggetto e la sceneggiatura, vede anche la partecipazione dell’aiuto regista Salvatore Asta. Il progetto cinematografico, destinato ad essere veicolato e promozionato sui circuiti di settore nazionale ed internazionale, nonchè sui canali televisivi tematici e generalisti, vede per protagonisti talenti calabresi. Una scelta simbolo, pensata anche per dimostrare che anche qui, alle nostre latitudini e longitudini, c’è un fermento culturale attivo ed in grado di realizzare produzioni di qualità. I protagonisti del corto, dal titolo “Sweet dream”, sono Andrea Posca, talentuoso attore di Rossano e la bellissima pugliese Giulia Diomede, volto cinematografico di grande impatto espressivo, in grado con la semplicità autentica di uno sguardo, pieno di magnetismo, di bucare il video. Al momento, per esigenze di ripresa e per ovvie ragioni di lavorazione, la trama è coperta dal massimo riserbo. Noi di quicosenza, animati dalla voglia di “spiare” il dietro le quinte del set, con le colleghe Katia Grosso e Adele Sgrò, ci siamo intrufolati nella zona off limits, osservando in religioso silenzio le fasi di lavorazione del progetto.
I PROTAGONISTI – Come detto, il corto “Sweet dream”, è interpretato da Andrea Posca, attore rossanese di 21 anni, attore professionista dal 2009, formatosi presso l’accademia di Bologna. Prima di questo lavoro, ha lavorato per diverse compagnie calabresi, decidendo di fare cultura nella terra in cui è nato. Giulia Diomede, la sua partner, selezionata anche lei nel corso di un casting, svoltosi a Diamante nello scorso mese di dicembre, di anni ne ha 25, anche lei è un’attrice professionista e ha mosso i primi passi, presso l’accademia di arte antica di Siracusa. La 25enne, laureata in Lettere Classiche, oltre alla pssione per il teatro e per il cinema, ama calcare il palcoscenico teatrale. Non a caso ha interpretatop Antigone, nella lunga tournèe, partita, proprio da Siracusa, tempio per eccellenza di cultura antica. La prpotagonista di “Sweet Dream”, è anche ballerina di tango.
LA TRAMA – Come per ogni film che si rispetti, registi, produttori e attori, mantengono il massimo riserbo sulla storia. Seppue abbiamo provato con insistenza a farci raccontare qualcosa, abbiamo ottenuto come risposta solo un dettaglio, importante: il protagonista ha a che fare con i fantasmi del suo passato. E la sua partner è uno di questi fantasmi. Il resto del corto? Lo sapremo e lo saprete, al termine delle riprese. Per il momento è tutto. Silenzio in sala. Motore, azione, ciak … si gira.
MAURIZIO GRANDE – E’ stato uno studioso il cui percorso formativo ha riguardato diverse discipline letterarie e filosofiche; egli si è interessato di semiotica, estetica, cinema e teatro. Deceduto il 30 novembre 1996 a causa di un incidente stradale nei pressi di Siena, Maurizio ha vissuto prevalentemente a Roma, anche se la sua attività professionale di docente lo ha portato a risiedere per brevi pe…riodi in altri luoghi come Parigi, Torremezzo di Falconara Albanese, Viterbo. Carmelo Bene commenta così la sua scomparsa: La tragica, recente morte di Maurizio Grande (nella duplice veste di rarissimo amico e interlocutore estetico a tempo pieno) è un lutto irreparabile. Considero Maurizio la personalità critica (creativamente critica) più acuta e stimolante degli ultimi cinquant’anni. Un referente insostituibile che mi è venuto a mancare”. Diplomato in Maturità Classica presso il Liceo Classico Statale “Giulio Cesare” di Roma, nel 1969 ha conseguito la Laurea, con lode, in Lettere moderne, con tesi in Estetica – relatore Prof. Emilio Garroni – sulla teoria del linguaggio poetico nella Scuola di Praga, laurea conseguita presso l’Università “La Sapienza” di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia. Dal 1969 al 1979 è stato professore ordinario di Scienze umane e Storia nei Licei. Dall’anno accademico 1975/76 all’anno accademico 1978/79 è stato professore incaricato di Estetica nella sede universitaria della Tuscia (Viterbo, Facoltà di Magistero) e nell’a.a. 1979 è stato professore incaricato di Letterature moderne comparate nella Facoltà di Lettere e Filosofia della Università della Calabria, ricoprendo poi dall’anno successivo l’incarico di professore per l’insegnamento di Storia dello Spettacolo nella Facoltà di Lettere e Filosofia della stessa Università. Nell’a.a. 1983/84 è stato nominato professore associato per l’insegnamento di Metodologia della critica dello spettacolo nella Facoltà di Lettere e Filosofia della Università di Roma “La Sapienza” e dall’ottobre 1986 è nominato professore ordinario di Semiologia dello spettacolo Facoltà di Lettere e Filosofia della Università della Calabria dove è rimasto fino al 1992 per poi trasferirsi dall’a.a. 1992/93 all’Università di Siena dove ha insegnato Storia e critica del cinema. Non tutti sanno che Maurizio Grande è stato un appassionato “amico del Peperoncino” e del suo Festival che si svolge annualmente a Diamante, nella seconda settimana del mese di settembre. Proprio a lui si deve, durante un incontro con il Presidente dell’Accademia Italiana del Peperoncino, Enzo Monaco, l’idea di un cinecircolo a Diamante, in modo da poter diffondere la cultura cinematografica e teatrale in maniera capillare e certamente disinteressata. Così, dopo la sua morte viene costituita l’Associazione Culturale “Maurizio Grande”.
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