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Confiscati i terreni ma ancora finanziamenti Ue
 
																								
												
												
											GIOIA TAURO – Vengono confiscati i terreni ma, probabilmente, i proprietai potrebbero ancora percepire i finanziamenti provenienti dall’Unione Europea sottoforma di “titoli” (plafond finanziario annuo che il produttore può
ottenere indipendentemente dalla produzione) proprio per gli stessi terreni che lo Stato gli ha sottratto. E’ successo nella Piana di Gioia Tauro.
La vicenda inizia quando il Comune di Oppido Mamertina, decide di assegnare alla cooperativa 8 ettari di terreni agricoli di natura uliveto in località Castellace, confiscati al clan Mammoliti. Non appena i terreni sono stati assegnati alla cooperativa di Luppino, quest’ultimo si è recato presso un Centro Assistenza Agricola per richiedere di inoltrare la domanda di aiuto economico. Ma, in quella sede, la risposta è stata che non si poteva procedere con tale richiesta perché sui terreni confiscati che erano stati affidati in gestione alla cooperativa, “terze persone continuavano a percepire gli aiuti economici”.
Dunque le stesse persone alle quali era stato sequestrato il bene o loro prestanome, continuano a ricevere aiuti comunitari erogati da un ente dello Stato (Agea o Arcea, il primo statale, il secondo regionale). Alla cooperativa sociale, per capirci, vengono assegnati i beni, la stessa ha l’onere di coltivarli, tenerli in ordine, occuparsi della raccolta dei frutti (olive in questo caso), lavorare con tutti i rischi che implica la gestione di un bene che fu dei boss. Mentre a chi quel bene è stato sottratto, resta la facoltà di intascarsi gli aiuti economici che, sostanzialmente, sono da sempre utili a integrare il reddito dell’agricoltore e proteggerlo da eventuali rischi insiti nel mondo della produzione agricola. A nulla sono servite le richieste d’aiuto di Luppino in questo senso. Né l’Agenzia dei beni confiscati ha risposto alle tante sollecitazioni. La denuncia non è servita neppure a fare un controllo su quei terreni per capire come stanno davvero le cose.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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