Intrattenimento
Canna anticipa il Carnevale con il Fuoco di Sant’Antonio
Identità e tradizioni nel piccolo borgo dell’alto jonio, caratteristico per i pregiati portali.
CANNA (CS) – Sabato 16 gennaio, a partire dalle 15.30, tutti intorno al falò per benedire olio, grano e animali. Il centro storico si animerà con la prima festa d’inverno del 2016, e con la presenza delle tipiche maschere brutte che, come ogni anno, anticipano il Carnevale. – In piazza S. Antonio ci saranno stand enogastronomici con prodotti autentici del territorio. Fuoco, come simbolo della purificazione. Il programma dell’evento prevede dalle 15,30 il raduno e l’accoglienza in piazza S.Antonio, al suono degli zampognari di Terranova del Pollino; alle 16,30 la celebrazione della Santa Messa presso la Cappella Palatina di Palazzo Campolongo e alle 17,00 l’accensione del fuoco così come vuole l’antica tradizione lucano pugliese. Le diverse benedizioni sono previste per le 18,00, l’ora in cui il centro storico del borgo rinnoverà l’antico rituale della sfilata delle maschere brutte, anch’esse simboli e rappresentazioni negative da purificare al fuoco di S.Antonio.
Il fuoco costituisce uno degli attributi iconografici legati alla figura di Sant’Antonio, rappresentato con il bastone a forma di T e ai piedi un maialino e la fiamma. Per questo viene anche invocato come patrono e protettore degli animali domestici. La tradizione vuole che dopo la benedizione degli animali si apra il Carnevale, caratterizzato da due tipi contrapposti di maschere: i brutti e i belli, che saranno celebrati domenica 17, giorno di S. Antonio. I brutti indossano abiti scuri, ricoperti di campanacci e pelli di animali e i belli sono vestiti di bianco e portano cappelli ornati di fiori e nastri. La tradizione vuole che i partecipanti si accaparrino cenere e tozzi di carbone ardente da portare a casa per benedire le mura domestiche.
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