Calabria
Matteo Renzi: ‘il ponte sullo stretto? Certo che si farà, ma prima occorre finire strade e ferrovie’
 
																								
												
												
											Così il presidente del Consiglio rispondendo ad un intervista sul nuovo libro di Bruno Vespa: “le priorità sono acqua, strade e ferrovia, poi si discuterà di questa grande opera che diventerà un altro bellissimo simbolo dell’Italia”.
ROMA – Matteo Renzi assicura: “Il ponte sullo stretto? Certo che si farà, il problema è capire quando. La priorità adesso sono quelle di risolvere le emergenze dell’acqua a Messina, dei depurati, finire l’autostrada A3 e la ferrovia“. Parola del presidente del consiglio in un’intervista rilascia a Bruno Vespa sul suo nuovo libro, Donne d’Italia. Il premier dice: “prima di discuterne sistemiamo l’acqua di Messina, i depuratori e facciamo le bonifiche. Poi – ha continuato il premier – faremo anche il ponte, portando l’alta velocità finalmente anche in Sicilia e investendo su Reggio Calabria, città chiave per il sud. Dall’altra parte però dobbiamo prima finire l’autostrada A3 Salerno Reggio Calabria. Quando avremo chiuso questi dossier, conclude Matteo Rendi, sarà evidente che la storia, la tecnologia, l’ingegneria andranno nella direzione del ponte, che diventerà un altro bellissimo simbolo dell’Italia“.
Di Ponte sullo Stretto di Messina si era insistentemente tornato a parlare due mesi fa. Era il 29 settembre quando in aula si erano votate delle mozioni per impegnare il Governo a portare a termine i lavori dell’A3 e sul potenziamento del sistema dei trasporti al sud. Tra queste era passata quella di Ncd che impegnava l’esecutivo alla realizzazione del ponte di carattere ferroviario. Dovette intervenire il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, replicando seccamente che quella del ponte non era una priorità del gioverno. Ieri parziale retromarcia:”con il Presidente Renzi c’è convergenza di vedute: ha elencato giustamente le priorità per il Sud e ha posto la valutazione del ponte sullo Stretto solo dopo che saranno vinte le sfide che abbiamo davanti come risolvere la crisi idrica a Messina, terminare la Salerno Reggio Calabria, realizzare la linea alta velocità e alta capacità Napoli- Bari -Taranto Lecce, la Messina – Catania – Palermo, rendere i nostri porti competitivi per il Mediterraneo e l’Europa”
 
Legambiente all’attacco – Sulle dichiarazioni del premier la prima reazione è quella del presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza che dichiara: “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum. Non bastavano i regali alle lobby delle fonti fossili e degli inceneritori, ora rassicuriamo anche chi vorrebbe guadagnare dalla realizzazione di un’opera tanto faraonica, soprattutto nei costi, quanto inutile. Le emergenze italiane sono ben altre: dall’impegno per una diffusa rigenerazione urbana al consolidamento delle rinnovabili, dalla mobilità sostenibile alla promozione della chimica verde e dell’agricoltura di qualità, dall’ottimizzazione della raccolta differenziata alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico fino alle infrastrutture ferroviarie e portuali necessarie. Non c’è bisogno di opere inutili per far crescere l’Italia”.
Scotto (Sel), Renzi venga in Parlamento non da Vespa –“Renzi sul Ponte sullo Stretto di Messina esce finalmente allo scoperto. Ma non lo fa in Parlamento, sollecitato più’ volte da SEL con atti parlamentari, ma lo fa da Vespa, una volta la ‘terza Camera’ ora dopo la trasformazione del Senato nel dopolavoro dei consiglieri regionali forse la seconda. Comunque non in Parlamento dove Renzi viene poco e lo considera poco”. A dirlo il capogruppo di SEL Arturo Scotto che ha commentato le parole del premier Renzi: “da mesi Sel chiede una discussione pubblica sull’utilità o meno di questa ennesima grande opera. L’esperienza insegna che le grandi opere in Italia si trasformano in grandi buchi mangia soldi dove si annida la corruzione e il malaffare. Renzi venga in Parlamento”, conclude Scotto.
 
Ferreo (PRC): da Renzi parole vergognose sul ponte. Fa solo demagogia – “Renzi che tira di nuovo in ballo il ponte di Messina è davvero il degno erede di Berlusconi, anzi vuole arrivare dove il suo maestro non è arrivato! Le sue dichiarazioni sulla volontà di costruire il ponte di Messina sono vergognose soprattutto in questo momento, manca di rispetto ai messinesi che vivono senza acqua da due settimane, in una situazione incivile. E’ la demagogia allo stato puro:e per di più per un progetto per il quale solo le mafie ringrazierebbero Renzi“. Queste le dichiarazioni di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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