Siamo Uomini o Caporali?
Solo Propaganda
Da anni si parla di rivedere “l’anima” della nostra Repubblica… e all’Articolo 1 “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” si aggiunge un vecchio adagio popolare della nostra tradizione “U cani muzzica sempri ‘u strazzatu…” (Traduzione: “Il Cane morde sempre lo strappato…” e lo strappato sarebbe il poveraccio).
Chiusi i battenti dell’Esposizione Universale di Milano con la rappresentazione massima dell’autocelebrazione, con conseguente sfilata delle massime autorità che in sintesi hanno così commentato: “… guardate come siamo belli, bravi, stupendi e meravigliosi… nessuno come noi”… un po come i calciatori a fine partita: “… siamo entrati contratti, ma nel secondo tempo abbiamo avuto più intensità e dedichiamo questo risultato a tutti i tifosi…”. Ebbene la Propaganda, sin dai tempi di Ponzio Pilato, che scelse di salvare Barabba al cospetto di un tale… Gesù, ha sempre il suo effetto e la sua importanza… ma sempre per i più superficiali o meno attenti… o per quelli che vivono come nel “Grande Fratello” ed ancora non hanno capito che la Vita è realtà, ma non un Reality!…
La Propaganda di Stato ha scritto libri, prodotto films, promosso convegni e congressi… redatto tg e impaginato quotidiani.
La Propaganda è per i più “distratti”… per chi si accontenta… per chi gli sta bene tutto…
Nel frattempo, al di là di Expo 2015, la grande vetrina dell’Italia nel Mondo, in un angolo buio e nascosto del retrobottega c’è altro… disperazione, tragedia… morte.
Dall’Expo alla mancanza dell’acqua nel messinese il passo è breve… un Paese a due facce o più.
Sotto il fard e la cipria del Belpaese si nascondono le cicatrici che la Propaganda ovviamente evita…
Noi oggi non “evitiamo” di ricordare: Pasquale Princi, morto a causa dell’alluvione del reggino, Nicolino Pariano e Danilo Orlando, morti a Rogliano sull’A3 Salerno Reggio Calabria per una frana ed il crollo di un muro… Said Haireche morto sul cantiere dell’A3, Adrian Miholca morto nel vuoto del Viadotto Italia nel cantiere più sicuro al mondo, così definito l’indomani della tragedia dall’ex Amministratore Pietro Ciucci… ed infine Salvatore Comandé vittima della tragedia di Taurianova…
Disco “popopoooooò” non potevano che essere i Propaganda… nel pieno degli anni ’80… tanto da esclamare nella nostra intimità… beitempi.it!!!!!…
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