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Alarico è Vivo!… ecco perché non esiste nessuna Tomba
Da August Graf von Platen e la sua “Das Grab im Busento” tradotta da Giosuè Carducci… ai giorni nostri… passando dall’ “Operazione Alarico” di Adolf Hitler… Alarico più che sempre attuale… oserei affermare… Vivo!…
Alarico appena ventenne cominciò la sua carriera di conquistatore puntando direttamente sulla Tracia, provincia dell’Impero Romano… Terra oggi chiusa tra Greci, Bulgaria e Turchia.
La sete di conquista e l’animo bellicoso dell’allora Principe dei Balti, una volta Re, si tradusse ben presto in desiderio di espansione totale.
Alarico fu conquistatore, condottiero e abile politico, si muoveva tra accordi e accorducci, trattati, armistizi e tregue, per ricavare sempre il massimo in termini di onori e monete e monili d’oro.
La discesa nelle attuali terre italiane, fu contraddistinta da numerose battaglie e altrettanti saccheggi… Ravenna, paesi e città della Liguria… addirittura Roma attraverso Porta Salaria, strada notoriamente invasa dal traffico e a bollino nero!…
Mai quanto la Salernus/Reggium Calabria, meglio conosciuta come A/III… infatti i Visigoti ed il suo Re, presi ormai per la gola dal prodotto tipico locale, decisero di affondare il loro cammino di conquista verso Sud… passando prima da Capua, per la ben nota mozzarella di Bufala per poi approfittare a Nola, del CIS e dell’Ikea… non curanti delle numerose deviazioni autostradali, ovviamente… saccheggiando!…
Eravamo nel frattempo nel 410 d.c…. La discesa a Sud presupponeva l’imbarco a Reggium Calabria per poi arrivare sulle ricche coste africane, ma lo sciopero dei traghetti pubblici e privati fece saltare il nuovo piano di conquista.
Truppe forzatamente a riposo e pronte a rifocillarsi al chioschetto da Cesare con un buon gelato artigianale e poi subito in marcia di nuovo verso Nord.
A metà strada… break e piccolo spuntino in piazzetta a Pizzo (scusate il gioco di parole) a base di Tartufo al cioccolato e poi tutti via verso Cosenza.
Cosenza Città… già subito dopo l’uscita di Cosenza Sud, la città si aprì alle truppe Visigote tra buche stradali, raccolta “in”differenziata… mendicanti ai semafori… lavoratori delle cooperative, tendopoli e quant’altro.
Serpeggiava malessere, instabilità e malcontento tra le Truppe… del resto era fin troppo evidente… a Cosenza non c’era nulla da saccheggiare… era stata già saccheggiata!… Stesse impressioni condivise da Re Alarico, il quale lasciò liberi i suoi uomini di rifarsi una Vita lontano dai campi di battaglia.
Così fece lui… al fine di depistare la Storia, davanti ad un buon caffè del Renzelli ebbe l’dea di “sparire” per qualche tempo e godersi le ricchezze accumulate dei saccheggi.
Disse fra sé: “… la mia sparizione passerà per l’ennesimo caso di lupara bianca… nulla accadrà… nessuno immaginerà altro…”. Così fece…
Senza dilungarci tanto, arriviamo ai giorni nostri… dove l’ex Re Alarico sembra aver lasciato le sue tracce… qualcuno dice che attualmente lavori in un Call Center, dopo aver espletato le funzioni di autista tuttofare per un noto politico locale… qualcuno dice di averlo visto giocare alle “macchinette” in una sala giochi… i bene informati e attenti studiosi sono sicuri che sia ancora vivo (proprio come la storia di Hitler…) e che ultimamente abbia riscosso il bonus Rom del Comune di Cosenza.
Mah… le ipotesi possono essere tante… affascinanti e inquietanti nello stesso tempo, ma sarà un caso che il Grande Alarico “che tremare il Mondo fa” (… ops… quello era il Bologna!) arrivato a Cosenza sia caduto… in pascia furtuna (trad. in disgrazia)… Mah… stranezze della Vita!…
Disco “popopooooò”… tra serio e il faceto… perché se oggi immagino Alarico… loimmaginocosi.it!!!!!...
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