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Tela del Ragno: sentenza in appello, assolti Ettore Lanzino e Domenico Cicero
 
																								
												
												
											Il processo ambiva a ricostruire i business delle ‘ndrine sul Tirreno cosentino.
CATANZARO – I reati contestati agli imputati processati con rito abbreviato vanno dall’omicidio all’estorsione. La corte d’Assise d’appello di Catanzaro ha assolto ieri pomeriggio i boss cosentini Ettore Lanzino e Domenico Cicero con la sentenza di secondo grado scaturita dall’operazione “Tela del ragno”. I giudici catanzaresi infatti hanno dichiarato il non doversi procedere per “precedente giudicato” in quanto i due esponenti di vertice della criminalità organizzata cosentina erano già stati giudicati per lo stesso reato nei processi Tamburo e Squarcio. In primo grado entrambi erano stati condannati a dieci anni. La Corte d’Assise d’appello ha invece cancellato le assoluzioni e condannato Mario Severino a 4 anni e 10 mesi di reclusione, Salvatore Serpa 4 anni e otto mesi e Mario Attanasio 4 anni e 8 mesi. Ridotta invece la pena per Sergio Carbone a 4 anni e 6 mesi (in primo grado gli erano stati inflitti 10 anni e 4 mesi).
Assolta anche Sonia Mannarino che era invece stata condannata in primo grado. Confermate invece le pene per Mario Scofano a 10 anni e 4 mesi; Pasqualino Besaldo a 10 anni e 4 mesi; Domenico La Rosa 10 anni e 4 mesi; Vincenzo La Rosa 10 anni; Gennaro Bruni 10 anni; Carlo Lamanna 7 anni e 9 mesi; Giuseppe La Rosa 6 anni e 8 mesi; Pier Mannarino 6 anni, 2 mesi e 20 giorni; Pietro Lofaro 6 anni e 2 mesi; Romolo Cascardo 6 anni e 2 mesi; Gianluca Serpa 5 anni; Antonella D’Angelo 5 anni; Fabrizio Rametta 4 anni e 8 mesi. Nella sua requisitoria il sostituto procuratore generale Eugenio Facciolla aveva chiesto sei ergastoli e pene fino a 18 anni di carcere. Gli imputati dovevano rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, omicidio, usura ed estorsione. L’operazione dei carabinieri scatto’ nel marzo del 2012 e fece luce sugli affari illeciti delle cosche del Tirreno cosentino consentendo di ricostruire la maggior parte dei fatti di sangue avvenuti negli ultimi trenta anni di guerre di mafia.
I NOMI
Ettore Lanzino, assolto
Domenico Cicero, assolto
Daniele Lamanna, assolto
Luciano Poddighe, assolto
Paolo Calabria, assolto
Guerino Folino, assolto
Sonia Mannarino, assolta
Alfredo Palermo, assolto
Francesco Desiderato, assolto
Mario Severino, 4 anni e 10 mesi di reclusione
Salvatore Serpa, 4 anni e otto mesi di reclusione
Mario Attanasio, 4 anni e 8 mesi di reclusione
Sergio Carbone, 4 anni e 6 mesi di reclusione
Mario Scofano, 10 anni e 4 mesi di reclusione
Pasqualino Besaldo a 10 anni e 4 mesi di reclusione
Domenico La Rosa 10 anni e 4 mesi di reclusione
Vincenzo La Rosa 10 anni di reclusione
Gennaro Bruni 10 anni di reclusione
Carlo Lamanna 7 anni e 9 mesi di reclusione
Giuseppe La Rosa 6 anni e 8 mesi di reclusione
Pier Mannarino 6 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione
Pietro Lofaro 6 anni e 2 mesi di reclusione
Romolo Cascardo 6 anni e 2 mesi di reclusione
Gianluca Serpa 5 anni di reclusione
Antonella D’Angelo 5 anni di reclusione
Fabrizio Rametta 4 anni e 8 mesi di reclusione
Michele Bloise 6 anni e 8 mesi di reclusione
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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