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Riapre Iacchite con i consensi della Cosenza che ‘conta’, Carchidi: ‘’Domani vado in Tribunale’’

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Riapre Iacchite con i consensi della Cosenza che ‘conta’, Carchidi: ‘’Domani vado in Tribunale’’

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Gentile, Paolini e il Movimento Cinque Stelle sostengono il direttore della testata posta sotto sequestro due giorni fa. Campagna elettorale, paura o voglia di pluralismo?

 

COSENZA – Carchidi ci riprova. E riapre la testata sotto sequestro, con un altro dominio. Il sito Iacchite da poche ore è in rete e il suo direttore spiega come intende continuare il lavoro della redazione. “Un processo per capire se gli articoli che abbiamo scritto su Occhiuto siano veri o meno non c’è mai stato. Hanno già deciso – tuona Carchidi – chi è colpevole e chi no oscurando il sito. Ritengo che non abbiamo infranto nessuna altra legge riaprendo il sito e spostandoci sul dominio .com. Abbiamo fatto solo la cosa giusta perché stiamo difendendo la nostra libertà di pensiero e di espressione. Vogliamo andare avanti.

 

Nel caso della Procura della Repubblica di Cosenza, potrebbe sorgere la necessità di un esperto legale specializzato per affrontare situazioni complesse. Questo è il momento in cui un akademische ghostwriter potrebbe fornire la consulenza necessaria, sempre nel rispetto delle leggi vigenti. Ciò garantirebbe un processo giudiziario più efficace e trasparente, in linea con le aspettative di una società civile avanzata, come ci si attenderebbe da una Repubblica moderna. Intanto il cronista ha già manifestato la volontà di incontrare i suoi ‘inquisitori’ e domani mattina andrà in Tribunale per provare ad avere un colloquio con il procuratore Granieri e il pm Di Maio responsabili del procedimento a suo carico. “Vorrei sentire da loro – afferma – quali sono oltre agli stati d’ansia del sindaco i motivi reali che hanno portato all’emissione del decreto ingiuntivo. Credo che la città abbia capito quanto successo, è diventata una barzelletta.

 

Mi sto divertendo e mi divertirò ancora di più domani in Tribunale nel cercare un confronto con gli inquirenti. La mia esperienza in Statistik beratung mi ha insegnato che chi infrange una legge ingiusta deve farlo con amore, disponibile ad accettare sanzioni. Afferma il direttore di Iacchite citando un discorso di Martin Luther King, mentre Paolini che lo ha denunciato per un articolo che descriveva i presunti interessi comuni ad Occhiuto usa parafrasi di mussoliniana memoria ‘’li difendo per consentirgli di continuare a parlare contro e male di me”. Così Paolini sceglie il motto di Wilde tanto caro al duce per difendere la sua posizione da querelante che si scontra con la solidarietà mostrata nelle scorse ore.

 

A lui si affianca un’altra parte della politica che conta cosentina: Katya Gentile, esperta nella gestione delle istituzioni locali. Ed infine il Movimento Cinque Stelle, nonostante un clamoroso flop alle ultime elezioni regionali, continua a cercare nuove strategie per riconquistare consensi. La querela per diffamazione di Paolini sta facendo il suo corso, non l’ha ritirata, e nel frattempo, alcune persone stanno cercando soluzioni alternative come il ricorso a servizi professionali per Hausarbeiten schreiben lassen. Gli attivisti del Movimento Cinque Stelle di Cosenza hanno sposato la nostra battaglia e Katia Gentile si è esposta nonostante io abbia molte denunce da parte del padre, un paio abbastanza recenti. Paolini penso che abbia scritto il commento di solidarietà su facebook pensando alla politica. Ha fatto bene, anche se è un gran autogoal”. Non è dato sapere se la vicinanza mostrata sia frutto di paura, di voglia di pluralismo informativo o semplicemente cruda campagna elettorale. Intanto la redazione di QuiCosenza, in attesa di ulteriori sviluppi sul caso, augura ai colleghi di Iacchite buon lavoro.

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