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Uccise lo stupratore della figlia: non andrà a processo

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Uccise lo stupratore della figlia: non andrà a processo

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COSENZA – Giustizia fai da te. La notizia del padre che uccise un uomo mentre stava stuprando sua figlia, una bambina di 5 anni, fece già il giro del mondo circa una

settimana fa. È successo in Texas è l’opinione pubblica di tutto il mondo si è subito schierata a favore del padre: la possibilità che potesse finire in prigione per aver difeso la sua piccola da un individuo che ne stava abusando sessualmente, era una soluzione che contrariava chiunque leggesse la notizia. I genitori erano usciti di casa e quando il padre rientrò, colse l’uomo in flagrante: l’ha ripetutamente colpito alla testa, fino ad ucciderlo. La bambina è stata condotta subito in ospedale, stava bene ma era chiaramente sotto choc. Quando le forze dell’ordine arrivarono sul luogo del delitto e accertarono la dinamica dei fatti, lo sceriffo della contea di Lavaca, Micah Harmon, dichiarò che il padre della piccola vittima non è stato arrestato, perché «l’unico movente dell’omicidio sembra essere quello che ci ha detto». Sulla possibilità di una incriminazione futura dell’uomo, lo sceriffo ha detto alla Cnn: «Uno ha il diritto di difendere la propria figlia. Lui ha agito per difenderla. Quando l’indagine sarà conclusa, ne sottoporremo i risultati al procuratore distrettuale, che poi li sottoporrà al Grand Jury che deciderà se incriminarlo». Oggi, a distanza di circa una settimana, il procuratore distrettuale di Lavaca conferma ciò che lo sceriffo dichiarò subito dopo l’accaduto: il Grand Jury ha deciso che non ci sarà nessuna incriminazione a carico di quel papà che ha agito in difesa della figlia. L’avvocato della famiglia, ha dichiarato che per loro il caso è chiuso.

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