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Matteo Cosenza lascia il Quotidiano per “scendere” in politica
COSENZA – Il Quotidiano resta senza direttori. Qualche giorno fa, Paride Leporace, direttore del Quotidiano della Basilicata,
aveva lasciato la direzione del giornale per prendere la direzione della Film Commission della Basilicata, nelle prossime ore, ma per un motivo differente, legato alla candidatura politica, potrebbe lasciare anche Matteo Cosenza, direttore del Quotidiano della Calabria. In redazione pare lo si vede sempre più di rado. E le voci di una sua possibile discesa nell’agone politico si rincorrevano da settimane. Adesso, però, sembra fatta: Matteo Cosenza, è pronto a schierarsi nelle primarie del Pd a Castellammare di Stabia. Il centro campano, infatti, andrà al voto nel 2013, dopo lo scioglimento (politico: è dovuto alla mancata approvazione del bilancio) registrato nello scorso mese di novembre. Cosenza, secondo quanto riporta la stampa locale on line (la testata positanonews.it è arrivata per prima sulla notizia), potrebbe partecipare alle primarie con le quali il Pd sceglierà il candidato da opporre al sindaco uscente, Luigi Bobbio (Pdl), il quale, dopo il capitombolo della sua amministrazione, ha manifestato l’intenzione di ricandidarsi. Quasi a preannunciare la scelta era arrivato, a settembre, un editoriale – comparso sul Corriere del Mezzogiorno – in cui il direttore del Quotidiano (ed ex caporedattore del Mattino di Napoli) riepilogava, punto per punto, le grandi opportunità non colte di Castellammare di Stabia. Un manifesto politico che Cosenza potrà tradurre in fatti, se riuscirà a spuntarla nella sfida delle Primarie. La sua scelta campana avrà delle conseguenze calabresi. E l’editoria è già in fibrillazione. Chi ne prenderà il posto se davvero tenterà la carta della politica? Matteo Cosenza – che è arrivato alla guida del Quotidiano succedendo a Ennio Simeone, altro direttore campano – ha 64 anni e guida il giornale dal 2006. È già stato direttore del quindicinale La Voce della Campania e capo della redazione napoletana di Paese Sera, prima di approdare al Mattino, dove ha lavorato per sedici anni.
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