Provincia
Parenti, cittadini protestano per chiedere strade sicure e servizi sanitari adeguati
Un centinaio di persone questa mattina si sono riversate sul tratto della provinciale 242 Rogliano-Bocca di Piazza che dopo due anni e mezzo da una frana è ancora pericoloso
PARENTI (CS) – “Questa strada fa pietà, è stata rattoppata alla meno peggio. Per non parlare della situazione sanitaria di questa area, che è di fatto isolata”. A parlare è Stefania Abate, mamma di Melissa, una bimba di 4 anni che soffre di crisi epilettiche che vive a Parenti: “per raggiungere un presidio di primo soccorso siamo obbligati ad arrivare a Cosenza e a fare corse contro il tempo. Qui per far arrivare un’ambulanza ci vuole mezz’ora e lo stesso tempo, serve per arrivare all’Annunziata. Ad aggravare la situazione una viabilità dissestata e precaria”.
“Io sono anni che dormo vestita di notte – spiega Stefania – per paura di dover correre in ospedale. Qui per far arrivare un’ambulanza ci vuole troppo tempo e non possiamo neanche contare sul vicino ospedale Santa Barbara di Rogliano, che di fatto è chiuso. Per questo chiediamo la riapertura immediata del presidio ospedaliero almeno come primo intervento perchè ci sono località troppo lontane da Cosenza“.
Le condizioni della strada Provinciale
Due anni e mezzo fa circa, una frana ha danneggiato il tratto della Provinciale 242 tra Rogliano e Parenti, “che è stata sistemata alla meno peggio, e lasciata con il transito su una sola carreggiata. Oltre a questo – spiega Stefania, che si è fatta portavoce e promotrice della protesta – è stato lasciato un tubo del metano che passa per la montagna e che, in caso di incendio potrebbe provocare un’esplosione. Siamo stanchi e preoccupati e non vogliamo più vivere così”.
Decine di persone hanno preso parte alla protesta, arrivate da Parenti, da Rogliano, da Marzi per chiedere a gran voce il ripristino della strada con lavori alla viabilità definitivi e sicuri, e per sollecitare l’apertura del Santa Barbara o almeno la presenza di un ambulanza nel paese, così che possa correre direttamente verso l’ospedale di Cosenza riducendo i tempi di viaggio che in alcuni casi, possono risultare fatali.

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