Calabria
Covid, segnali di decrescita in Calabria. Incidenza scende a 579 casi, RT a 0.6
Resta confermata la zona gialla ma gli indicatori mostrano evidenti segnali di rallentamento. In netto calo i ricoveri
COSENZA – Alla luce dei dati della Cabina di Regia, il Friuli Venezia Giulia passa in area gialla, mentre Campania, Lombardia, Veneto e Provincia autonoma di Bolzano passano in area bianca. Lo comunica il ministero della Salute alla luce dei nuovi dati pubblicati dal monitoraggio settimanale dell’ISS. Il declassamento di colore di queste regioni (dal 1° aprile scompariranno le fasce a colori) è sinonimo di come l’epidemia confermi un trend in decrescita nell’incidenza, nella trasmissibilità ed anche nel numero dei ricoveri. Merito anche dell’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni. L’indice di trasmissibilità Rt In Italia non è mai stato così basso da giugno – fissandosi questa settimana a 0,73.
Segnali di decrescita si registrano anche in Calabria, dopo che la scorsa settimana era stata caratterizzata da una una curva pandemica in controtendenza rispetto alle altre regioni, che non aveva ancora invertito il trend. Resta confermata la zona gialla ma gli indicatori mostrano evidenti segnali di rallentamento anche se nell’ultima settimana sono cresciuti i nuovi positivi.
In Calabria giù ricoveri ed indice RT, ma più casi
Qualcosa è cambiato a cominciare da una minore incidenza in quasi tutte le province calabresi, fatta eccezione per quella di Reggio Calabria dove si continuano a registrare centinaia e centinaia di nuovi positivi ogni giorno. Nella settimana 18-14 febbraio l’incidenza ogni 100mila abitanti scende a 579,1 casi, un dato in sensibile diminuzione rispetto ai 642 casi della scorsa settimana ma anche dei 588 casi di due settimana fa. Scende anche l’indice di contagio RT che resta ben al di sotto della soglia. Questa settimana si registra un valore di 0.6 (range 0.57-0.76), in netto calo rispetto al valore di 0,92 della settimana precedente e di 0.99 di 15 giorni fa. La classificazione del rischio scende da “Moderato” a “Basso”. In controtendenza il dato sui nuovi casi di positività accertati negli ultimi 7 giorni che sono più che raddoppiati ma praticamente concentrati quasi tutti nel reggino (9.069 nuovi positivi contro i 4275 della scorsa settimana) mentre scendono ancora i focolai covid (108 questa settimana contro i 119 di quella precedente e i 138 di due settimane fa).
Scendono i ricoveri in area medica
Diminuiscono i posti letto occupati negli ospedali regionali non è stata rilevata alcuna allerta di resilienza, mentre, rispetto a una settimana fa, restano praticamente invariati i numeri delle terapie intensive con l’occupazione dei posti letto che resta la più alta d’Italia. In area covid la percentuale dei posti letto occupati negli ospedali calabrese scende dal 31,9% al 26,9% mentre nelle terapie intensive si registra un’occupazione del 13.2%, dato praticamente identico a una settimana fa. A livello nazionale i numeri sono decisamente inferiori, con la percentuale è all’8,4% mentre nelle aree non critiche si scende al 18,5%.
Brusaferro “curva giù, calano i casi in tutte le fasce di età”
“L’andamento della curva nelle ultime settimane conferma una decrescita e l’Rt mostra un andamento stabilmente sotto il valore di 1, il che indica e conferma la decrescita. Un pò in tutti in Paesi europei si evidenzia una riduzione dell’incidenza. Inoltre, in Italia in tutte le fasce d’età c’è una decrescita dei nuovi casi, anche se con una maggior circolazione del virus nelle fasce più giovani”. Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, commentando i dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero Salute. ed aggiunge “l’età di chi contrae l’infezione si mantiene stabilmente intorno ai 37 anni e per i ricoveri in intensiva a 71 anni, mentre l’età media di chi decede a causa del virus è di 83 anni”. Anche per le fasce d’età più giovani, ha rilevato, “c’è una decrescita dei casi che richiedono il ricovero”. “La copertura vaccinale nelle fasce d’età più elevate ha superato il 95% ed anche il booster in queste fasce sta raggiungendo livelli sopra l’85%. Inoltre c’è una crescita nelle fasce d’età.
Social