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L’agroalimentare calabrese è quinto in Italia e continuerà a crescere

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L’agroalimentare calabrese è quinto in Italia e continuerà a crescere

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Prestigioso riconoscimento per l’agricoltura ‘made in Calabria’.


REGGIO CALABRIA – Il settore agroalimentare calabrese è il quinto in Italia in termini di valore aggiunto. E’ quanto emerge da uno studio dell’Area Reserch del Monte dei Paschi di Siena presentato in un incontro organizzato a Reggio Calabria nella sede del Consiglio regionale. Il peso dell’agricoltura e del suo indotto, negli ultimi 20 anni, ha registrato un aumento costante rispetto al valore aggiunto regionale. Basti pensare che tra il 2000 e il 2006 ha subito una crescita del +22%. Il convegno è stato organizzato dall’Area Territoriale Calabria e Sicilia di Banca Monte dei Paschi di Siena, in collaborazione con le organizzazioni di categoria Cia, Coldiretti e Confagricoltura, la locale Camera di commercio, il Consorzio del bergamotto e CreditAgri Italia.

 

“Conosciamo il valore del settore primario – ha detto Giovanni Maione, responsabile area territoriale Calabria e Sicilia di Banca Mps – e quanto sia importante spingere su di esso per creare ricchezza diffusa ed occupazione dalle peculiarità del territorio. Vogliamo essere insieme ai calabresi per riflettere sullo stato dell’agricoltura della regione e sulle opportunità che giungono dal credito anche nel contesto offerto dal Piano di sviluppo regionale. L’agricoltura in genere, e soprattutto quella legata alle produzioni tipiche locali, rappresenta un comparto fondamentale per l’economia e l’occupazione”.

 

Nel 2014 il comparto prodotti alimentari, bevande e tabacco, rimane saldamente al primo posto nella classifica regionale delle vendite all’esterno e ha contribuito per quasi il 35% delle esportazioni regionali (19% nel 2007). Il peso dell’agricoltura e del suo indotto, negli ultimi 20 anni, ha registrato un aumento costante rispetto al valore aggiunto regionale, basti pensare che tra il 2000 e il 2006 ha subito una forte crescita del +22%. Tale trend è influenzato dall’aumento delle coltivazioni agricole e dalla produzione olivicola (23% del totale nazionale). Come abbiamo già visto, nel 2012, il comparto rappresenta circa il 5,3% del valore aggiunto regionale (4,7% nel 2000, 6,4% nel 2005).

 

Secondo l’ultimo censimento generale dell’Istat il numero di aziende agricole nella regione è pari a circa 138mila e il tessuto produttivo è caratterizzato da un’elevata frammentazione: la dimensione media delle aziende agricole calabresi è pari a circa 4 ettari, la metà del dato nazionale e il valore medio della produzione agricola è di circa 14mila euro per azienda (30.500 euro la media italiana). Tra il 2007 e il 2014 le esportazioni del comparto sono cresciute del +37,5%, in controtendenza rispetto al calo delle esportazioni regionali (-25%). Nel 2014 le vendite all’estero dei prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca erano dirette per il 83,2% verso i paesi dell’Ue 28 (di cui circa il 26% verso la Germania). L’elevata incidenza dell’agricoltura della regione (settore anticiclico per eccellenza) sul Valore Aggiunto, rende la regione meno sensibile all’andamento del ciclo economico internazionale.

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