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Guardia, una lite di coppia finisce a spintoni e schiaffi, la gente interviene ma lei lo tutela

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Guardia, una lite di coppia finisce a spintoni e schiaffi, la gente interviene ma lei lo tutela

Francesca Ramunno

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Gesti di violenza che rovinano una serena domenica d’estate: sulla spiaggia una coppia inizia a litigare, la situazione degenera e partono i primi ceffoni, quando qualcuno interviene per difendere la ragazza, vanno via, nonostante tutto, insieme.

 

“Lui ha perso il controllo, e l’ha uccisa”; “Era pazzo di gelosia”; “L’aveva picchiata, ma lei non è scappata e alla fine..”; quante volte tornano queste frasi nelle discussioni sulla violenza di genere. Quante volte, dando conto di una fidanzata ammazzata di botte, spunta un commento “ma forse l’è andata a cercare” perché flirtava con l’amico, perché non si occupava della casa, perchè non ha saputo gestire l’emotività del compagno.
Sono questi i pregiudizi che permettono alle violenze di non diminuire. Di resistere. Di avere uno spazio d’onore fra i reati che mobilitano, in questo caso molto, ma ad oggi con pochi risultati , l’opinione pubblica.

Scene senza spina dorsale come quella di stamattina, quando una coppia giovane inizia a litigare sulla battigia e la scenata termina con degli schiaffi pesanti, che smuovono la coscienza dei presenti che intervengono in difesa di lei. “Smettila, lasciala stare” ed è lì che scatta la dimostrazione della sconfitta davanti alla violenza, quando lei stessa raccogliendosi in pochi gesti, va via verso la macchina con lui, quasi a volerlo proteggere, quasi a punirsi per lo sdegno provocato. Riprova ne è il commento di lui: “E’cosi’che tu mi fai diventare, è colpa tua”.

Una donna vittima di botte e insulti, che magari leggendo l’ennesima notizia di una morte atroce per mano di chi la dovrebbe amare, si convinca che è arrivato il momento di dire basta. Di denunciare, o anche solo di smetterla di chiamare amore mio un uomo che la picchia, la offende, la maltratta. E che un giorno, forse, potrebbe toglierle anche il resto della vita, dopo avergliela distrutta, è una donna libera.

“Inizialmente abbiamo creduto fosse un battibecco come tanti, poi lui ha iniziato a strattonarla e a darle ceffoni in pieno viso, lei piangeva cercando di ripararsi, mio marito è intervenuto ma sono andati via immediatamente – commenta una bagnate, presente all’accaduto – sono sincera vederla correre via assieme a lui, mi ha messo ancora di più una gran tristezza”.

 

Giornalista appassionata di musica e di spettacolo. Speaker di Rlb Radioattiva, cura per l'emittente l'Area Eventi

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