Sindaco, situazione Campo San Ferdinando

REGGIO CALABRIA – La situzione che gira intorno alla vita degli immigrati è una

continua corsa alla sopravvivenza, un percorso di speranza e di miglioramente che, nella maggior parte dei casi, fallisce.

Da settimane protesta per la tragica situazione in cui versa il campo migranti di San Ferdinando, nel Reggino, e per la solitudine in cui e’ costretto a lavorare per mancanza di fondi. Stamattina il primo cittadino Domenico Madafferi, dopo un sopralluogo alla tendopoli in compagnia degli ispettori sanitari dell’Asp di Reggio Calabria, ha dichiarato che entro oggi firmera’ l’ordinanza di sgombero del campo migranti e, contestualmente presentera’ le dimissioni da sindaco. “Ho fatto fare l’ispezione sanitaria perche’ la situazione insostenibile – ha dichiarato Madarreri – ho chiesto insieme al sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi l’intervento del Governo e della Regione perche’ non mi posso prendere la responsabilita’ che i fatti del 2010 si possano ripetere. Non me la sento di prendermi questa responsabilita’, per questo motivo oggi firmero’ l’ordinanza di sgombero e poi di dimettero'”. La situazione al campo migranti di San Ferdinando e’ davvero esplosiva A fronte di una capienza di 250 posti, oggi al suo interno trovano rifugio almeno il triplo di stagionali africani. Fuori dal recinto e’ nata una baraccopoli, un nuovo ghetto in cui trovano rifugio un altro centinaio di immigrati. Nei prossimi giorni, per questo motivo, arriveranno 50 tende nuove inviate dal Ministero dell’Interno, che pero’ nella sostanza non cambieranno la situazione. Il campo, ormai da settimane, e’ gestito in forma di volontariato dalla cooperativa “il mio amico Jonathan”, che da tempo ormai non viene pagata. I migranti, stante la penuria di lavoro, vivono senza assistenza medica, ne’ e’ piu’ garantito loro un pasto caldo al giorno.