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La ‘coca’ dal Sudamerica per rifornire i clan in Piemonte, Lombardia e Calabria

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La ‘coca’ dal Sudamerica per rifornire i clan in Piemonte, Lombardia e Calabria

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Oltre 400 chili di cocaina purissima, per un valore di circa 35 milioni di euro, sono stati sequestrati dalla guardia di finanza nel porto di Valencia.

 

TORINO – L’operazione delle fiamme gialle ha consentito di smantellare un ingente traffico internazionale di droga che dal Sudamerica riforniva le cosche della ‘ndrangheta di Piemonte, Lombardia e Calabria. Quindici le misure di custodia cautelare emesse dal gip di Torino, otto delle quali eseguite.  Sette arresti sono stati effettuati in Italia, uno in Portogallo. Sono tuttora in corso le ricerche di altri sette indagati, tra i quali tre brasiliani. Al vertice dell’associazione a delinquere dedita al traffico internazionale di droga, anche un 57enne di origine calabrese, A.N., ma residente a San Giusto Canavese (To) che è tuttora latitante, e secondo le indagini, organizzava con la moglie, i due figli e alcuni uomini di fiducia le importazioni di cocaina utilizzando container stivati a bordo di navi mercantili di solito in partenza o in transito dal Brasile.

Arrestato a Lisbona, è stato rimesso in libertà in attesa della definizione delle procedure per la consegna dal Portogallo all’Italia ed è fuggito. Era già ricercato per una precedente condanna a 13 anni di reclusione per traffico internazionale di droga. Secondo la guardia di finanza le imbarcazioni con la cocaina, dopo aver toccato i porti dell’Africa e della Spagna, giungevano nel porto di Gioia Tauro, dove alcuni membri dell’organizzazione, contigui alla famiglia ‘ndranghetista dei Pesce di Rosarno, si occupavano del recupero del carico e del successivo frazionamento di ciascuna partita di droga (in genere, da 100 o 200 chili) tra le ‘ndrine operanti in Piemonte (locale di Volpiano), Lombardia (locale di Trezzano Sul Naviglio – Buccinasco) e Calabria (le famiglie di Platì e Rosarno).

Sequestrati beni per 8 milioni di euro
Quattro milioni di euro in contanti, sotterrati nel giardino della lussuosa villa del capo della banda, in provincia di Torino. E’ il tesoro dell’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica sequestrato dalla guardia di finanza di Torino. Il denaro è stato sequestrato a San Giusto Canavese insieme a 26 orologi Rolex, gioielli e preziosi. Nell’ambito della stessa operazione delle fiamme gialle, sono stati posti i sigilli a 11 immobili, 33 conti correnti bancari, 15 autovetture, le quote di tre società e di quattro complessi aziendali, in alcuni casi intestati a parenti e/o a prestanome.

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