Calabria
Regionali, de Magistris: “faremo della Calabria un polo culturale”
Il sindaco di Napoli ha parlato di una legge sullo spettacolo e del Teatro dell’Acquario “presidio di una molteplicità di forme di cultura e formazione”
 
																								
												
												
											COSENZA – “Impegneremo risorse necessarie per una legge sulla musica e promuoveremo ogni produzione culturale, dai teatri agli artisti di strada. Faremo della Calabria un polo culturale internazionale. Punteremo moltissimo sulla cultura per il riscatto della Calabria. Del resto, anche questi 10 anni da sindaco di Napoli hanno dimostrato quanto la cultura sia fondamentale per la crescita della comunità. La città prima per crescita culturale negli ultimi anni, dove la musica è stata protagonista, con il cinema, il teatro e gli artisti di strada”. È quanto ha dichiarato da Luigi de Magistris, candidato presidente alla Regione Calabria.
“In Regione, dove bisogna lavorare molto sulla programmazione, sulle norme, sulle risorse economiche, noi – ha poi aggiunto de Magistris – vogliamo fare una legge per la musica. Per fare ciò dobbiamo impegnare bene le risorse, con una programmazione seria, non a spot. Dobbiamo coinvolgere tutto il mondo della cultura, lavorare insieme, decidere insieme per fare della Calabria, un polo nazionale di livello, non solo meridionale e nazionale, ma internazionale. Inoltre sosterremo tutte le realtà culturali, le produzioni dell’industria culturale, staremo vicini al teatro, alla poesia, alla musica, alla letteratura, alle biblioteche, agli artisti di strada. Inoltre, sosterremo tutte le realtà culturali, le produzioni dell’industria culturale, staremo vicini al teatro, alla poesia, alla musica, alla letteratura, alle biblioteche, agli artisti di strada. E approfitto per dare tutta la mia solidarietà al Teatro dell’Acquario di Cosenza, dagli anni ’70 storico e importante presidio di una molteplicità di forme di cultura e formazione, che rischia di chiudere definitivamente provato duramente dalla crisi economica, a cui si è aggiunta la crisi pandemica”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
Social