Area Urbana
Cosenza, intitolata a Coriolano Martirano una piazza nel centro storico
L’Amministrazione comunale di Cosenza ha intitolato una piazza allo storico, scrittore e giornalista Coriolano Martirano, scomparso nel marzo del 2019
COSENZA – La targa è stata apposta all’ingresso nord della Vecchia Villa comunale, nel centro storico, a pochi metri dalla sua abitazione di Piazza Spirito Santo e dai luoghi più rappresentativi della Cosenza antica: Piazza 15 marzo. A pochi passi lo storico Caffè Renzelli dove Coriolano Martirano incontrava gli amici con i quali si intratteneva a conversare amabilmente della storia della città e dei fatti quotidiani.
Ieri la cerimonia di intitolazione ha visto la partecipazione del sindaco Mario Occhiuto che, con la decisione assunta dall’Amministrazione comunale, ha voluto rendere allo storico cosentino un tributo ancora più significativo del Premio del Pilerio, che pure gli aveva conferito nel 2012, in occasione del suo ottantesimo compleanno, legando ora il suo nome, a futura memoria, ad uno dei luoghi più importanti del centro storico, a pochi metri dall’Accademia cosentina di cui è stato segretario perpetuo e nel cuore della città antica che Martirano amava nel senso più pieno. Ad introdurre la cerimonia è stata la moglie dello scrittore Maria Cristina Parise Martirano che ha sottolineato come “l’intitolazione rappresenti il più grande tributo che la città possa dare ad un suo figlio, considerandolo tra gli eletti a futura memoria”.
Quindi ha ringraziato il sindaco “per avere colto il senso ed il valore delle operazioni culturali portate avanti da Coriolano come una missione durante tutta la sua vita. Coriolano – ha aggiunto la professoressa Martirano – ha divulgato la conoscenza della storia di Cosenza, amandola oltre ogni limite, fino a farne un mito”.
Molto emozionante ascoltare anche le parole del figlio, Luigi Martirano: “Lui amava la cultura con la C maiuscola – ha esordito – fatta di storie di umanità, perché mio padre era appassionato delle storie umane che stavano dietro alle vicende. E spesso delle debolezze delle persone”. La targa è stata benedetta da Mons.Francesco Antonio Nolè, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano.
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