Ionio
Fiamme in una baracca nel parco di Sibari. M5S “atto intimidatorio inaccettabile”
Solidarietà dalle parlamentari Orrico e Scutellà al direttore. Il manufatto, costruito negli anni’90, avrebbe dovuto ospitare il personale di vigilanza
CASSANO ALLO IONIO (CS) – “Esprimiamo vicinanza e solidarietà, ed offriamo il nostro supporto, al direttore del Parco archeologico di Sibari (Cs) Filippo Demma che ha pubblicamente denunciato come in questa estate diversi atti, che potremmo definire intimidatori, abbiano coinvolto la principale realtà archeologica della nostra provincia”. Lo affermano in una nota le deputate del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico ed Elisa Scutellà.
L’accaduto era stato denunciato sulla pagina social del parco archeologico di Sibari, specificando che il 20 agosto ha “preso fuoco una vecchia baracca di proprietà del Parco di Sibari nei pressi dell’area detta “Prolungamento Strada”, lungo la SS 106 radd, di fronte al Parco del Cavallo”. Il manufatto, realizzato alla fine degli anni ’90, avrebbe dovuto ospitare il personale di vigilanza durante l’apertura al pubblico delle aree di Casabianca ma “non è quindi mai entrata in funzione e, come più volte segnalato, era diventata da anni luogo di esercizio della prostituzione“.
Le parlamentari pentastellate dichiarano che grazie “al pronto intervento dei Vigili del fuoco, le fiamme non si sono estese ai campi circostanti. Mentre nel mese di luglio il fuoco appiccato alle sterpaglie confinanti con l’area archeologica ha distrutto numerosi pini. Anche in quella circostanza si è evitato il peggio. Senza dimenticare l’abbandono di rifiuti da parte di ignoti in zone che erano state ripulite per restituirle alla fruizione dei visitatori.
Insomma – continua la nota -, pur riponendo piena fiducia nelle autorità inquirenti, non possiamo consentire che si spengano i riflettori sul Parco archeologico di Sibari e sull’attività di rilancio portata avanti dal direttore Demma che non può e non deve sentirsi solo nel suo lavoro ma anzi accompagnato dai cittadini calabresi e dalle istituzioni.
Noi – concludono Orrico e Scutellà – ci rendiamo disponibili a collaborare per ogni eventuale iniziativa che incoraggi alla legalità e fornisca concreto sostegno per una struttura che racchiude non solo enormi tesori ma la nostra storia”.
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