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L’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia un allarme: ”Non bevete pipì di cammello”
 
																								
												
												
											Le nano-particelle presenti nell’urina dei cammelli servirebbero per curare il cancro, il diabete, le calvizie e le piaghe di diversa natura.
ATENE (GR) – L’Organizzazione Mondiale della Sanità scende in campo contro la misteriosa sindrome respiratoria mediorientale, la Mers. E lo fa dando un consiglio: “Non bevete pipì di cammello: potrebbe essere fatale”. A riportarlo è l’Independent. C’è più di un indizio, infatti, di un collegamento tra la Mers e i cammelli che, secondo una delle tante teorie sulla diffusione della malattia, sarebbero portatori del virus. La sindrome respiratoria mediorientale è una patologia di origine virale, ricorda l’Oms, provocata da un coronavirus. Il primo caso nel giugno del 2012 in Arabia Saudita. Dai numeri del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle Malattie risultano 424 casi di infezione in tutto il mondo: 131 le vittime. Nel regno saudita, grazie alle ricerche della dottoressa Faten Abdel-Rahman Khorshid, partite dall’urina dei cammelli si è giunti ad una delle più grandi conquiste in campo scientifico ovvero la scoperta di una potenziale cura per il cancro che segue al farmaco sintetizzato da un estratto del veleno di scorpione brevettato a Cuba.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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