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Emergenza incendi, Curcio in Calabria «no a polemiche, ora bisogna agire»

Calabria

Emergenza incendi, Curcio in Calabria «no a polemiche, ora bisogna agire»

Il capo della protezione civile nazionale inviato dal Governo a causa dei roghi che stanno devastando la Regione provocando vittime e devastazione

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REGGIO CALABRIA – La Calabria è nella morsa degli incendi e i danni sono incalcolabili. Così dopo che la Regione ha chiesto lo stato di emergenza, arriva in ricognizione il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, inviato dal premier Draghi. Dopo la prima tappa in Prefettura a Reggio Calabria, Curcio si sposterà in elicottero a Catanzaro per partecipare all’incontro in Cittadella regionale indetto dal presidente facente funzioni Nino Spirlì con i vertici della protezione civile regionale, i presidenti dei parchi ed in sindaci dei comuni più aggrediti dalle fiamme dell’ultima settimana, che hanno causato vittime e devastazione.

«No a giudizi, ora si lavora sugli incendi»

«Tutti dobbiamo fare di più. Quando ci sono situazioni di questo tipo, soprattutto noi che facciamo un’attività di tipo operativo, veniamo a ragionare con chi lavora sul territorio, ringrazio il prefetto che ha gestito in questi giorni il centro coordinamento soccorso, con i sindaci, con i colleghi del corpo nazionale dei vigili del fuoco, con il volontariato, con le strutture che si sono adoperate», ha dichiarato Curcio, al termine della riunione del Centro coordinamento soccorsi tenuta in Prefettura a Reggio Calabria. Da giorni la provincia è piegata dagli incendi che ha causato quattro vittime e devastato flora (secolare) e fauna.

«Noi oggi – ha aggiunto Curcio – stiamo verificando come chiudere questa fase operativa, oggi ci sono ancora incendi in Calabria, dopodiché si parlerà della prevenzione, della linea del bosco, di come tutelare i boschi, delle aree protette, di chi poteva fare di più, chi ha fatto bene, chi può migliorare. Oggi non sono venuto a esprimere giudizi su nessuno ma a portare il supporto operativo, l’idea della presidenza del Consiglio dei ministri e del presidente Draghi di essere vicino a un territorio duramente colpito anche con vittime e a ragione con il territorio su come uscire da questo momento».

«Dichiarato lo stato di mobilitazione nazionale per la Calabria»

«Per il momento è stato dichiarato lo stato di mobilitazione nazionale, così come è stato fatto in Sicilia, che per la Regione Calabria è stato firmato dal presidente del Consiglio Draghi domenica scorsa», ha detto Curcio. «Questo – ha proseguito Curcio – ha consentito al sistema di mobilitare delle risorse fuori regione, ha consentito al corpo nazionale che già aveva raddoppiato i propri turni, di mobilitare ulteriori risorse. Ha consentito di permettere ai sindaci, per esempio, di lavorare sulle somme urgenze. Dal punto di vista operativo quella dichiarazioni di mobilitazione nazionale ha aiutato il territorio ad essere più reattivo nella gestione emergenziale».

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