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Vicenda scuolabus: l’autista chiede scusa al papà del bimbo
 
																								
												
												
											RENDE – Due padri, due vite, due storie. L’autista del pullman, diventato famoso, per aver fatto scendere dallo scuolabus un bambino di 10 anni, s’è recato a casa del bambino, per chiedere scusa al padre. L’incontro, per alcuni aspetti, è stato commovente,
soprattutto perchè, Alberto, nonostante il torto subito da suo figlio, è stato felice di ricevere l’autista dello scuolabus. Sono bastati pochi minuti, una stretta di mano ed un abbraccio per “firmare” la pace e mettere fine all’incidente diplomatico tra genitori. «L’ho visto arrivare a casa e chiedere scusa. Ho visto nei suoi occhi la sincerità di chi vuole riparare. E’ anche lui un padre di famiglia, non è un mostro». Alberto ha dimostrato a suo figlio di essere non solo un buon padre, ma anche un eroe buono. Come quello che i figli imparano dalle favole. L’autista resta al momento sospeso. «Ma la vicenda deve essere ridimensionata – dice il sindaco di Rende – l fatto è avvenuto e ci dispiace, ma il buon nome della città non deve risentirne. E’ un fatto isolato, che condanniamo. Per quanto riguarda la vicenda Giseco, preciso che Rende è uno dei comuni che ha pagato di più per il servizio. E che la Giseco ha ricevuto anticipazioni di cassa da una societa’ di factoring. Se anche non pagassimo, è la societa’ esterna che non riceverebbe il denaro, non la Giseco. Sono state date informazioni errate, ha concluso il sindaco.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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