Cosenza
L’allarme dei medici cosentini “Annunziata al collasso, siamo al punto di non ritorno”
I sindacati fanno rientrare lo stato di agitazione ma denunciano “asfissiante inerzia delle strutture amministrative anche regionali”
COSENZA – Nei giorni scorsi, si è svolto l’incontro, convocato dal Prefetto di Cosenza, tra la struttura Commissariale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e la rappresentanza Sindacale della Dirigenza Medica e Sanitaria. I sindacati hanno espresso le loro preoccupazioni e i motivi che hanno portato alla dichiarazione dello stato di agitazione. Tra le rivendicazioni a motivo delle proteste, vi sono tutti i ritardi nell’applicazione del Contratto Collettivo nazionale, in vigore da oltre un anno e mezzo, ma soprattutto la carenza di personale oramai arrivata a livelli non più sostenibili per la sicurezza degli operatori e, per quella degli utenti.
Tutti e reparti sono in sofferenza
“Il Pronto Soccorso – viene riportato nella nota – è il reparto di primo impatto per il cittadino e quello che, di conseguenza, mostra maggiormente le sue deficienze, ma tutti i reparti sono in grave sofferenza. Questo porta ad una costante contrazione dei posti letto disponibili per i ricoveri, con ulteriori ripercussioni negative sull’attività del Pronto Soccorso. L’Annunziata – prosegue sempre la nota a firma della rappresentanza sindacale – che, per cronica carenza di personale, già presenta un deficit oramai stabilizzato di oltre un terzo dei posti letto necessari, negli ultimi due anni ha visto contrarre ancor più questi numeri avvicinandosi pericolosamente al totale collasso.
Cronica mancanza di assunzioni
Le assunzioni dichiarate dalle due gestioni commissariali che si sono succedute in questi ultimi anni, non hanno coperto neanche il numero di coloro che hanno raggiunto il pensionamento. I reparti vengono sempre più accorpati tra loro per consentire la copertura dei turni di guardia. In questo modo, l’attività ordinaria si sta sempre più riducendo per permettere, almeno, l’emergenza. La situazione sta precipitando verso l’insostenibilità ed a quel punto di non ritorno che nessuno si augura di raggiungere mai. La Commissaria Isabella Mastrobuono, da parte sua, ha dichiarato di profondere tutto l’impegno possibile a risollevare le sorti dell’Azienda, ma di impattare quotidianamente con ostacoli determinati dalla legislazione vigente ed anche, a volte soprattutto, con una asfissiante inerzia delle strutture amministrative anche regionali che di fatto rallentano, fino a soffocare, ogni iniziativa e progettualità.
Tutto questo, non è più procrastinabile l’avvio di iniziative operative che diano ossigeno alla Sanità Pubblica. Nel corso dell’incontro, dopo anche a tratti un aspro confronto è stato strappato l’impegno, da considerarsi come gesto iniziale e segno di buona volontà, alla pubblicazione entro 7 giorni di avvisi pubblici per la copertura di 6 posti di Dirigenti Medici in Pronto Soccorso e 2 in Chirurgia Toracica. Inoltre si aspettano il rispetto del cronoprogramma delineato: l’apertura del Mariano Santo nel mese di ottobre; presentazione ed approvazione, entro l’anno, del piano dei fabbisogni di personale per riportarne il numero a livelli tali da permettere la normalizzazione dei posti letto entro il biennio 2021-2022; allineamento ed applicazione degli istituti contrattuali disposti dal vigente CCNL entro il prossimo ottobre”.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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