Italia
Libera circolazione in Ue, Ferrara (M5S) “il certificato covid deve essere gratuito”
L’Europarlamentare del Movimento 5 Stelle ” garantire i test gratuiti e aumentare la produzione e la distribuzione dei vaccini”
 
																								
												
												
											COSENZA – Gli eurodeputati guardano al certificato come a uno strumento per ripristinare la libera circolazione e lanciano l’appello ai paesi dell’UE affinché lo mettano in pratica entro il 1° luglio. Il certificato covid permette di facilitare gli spostamenti durante la pandemia e indicherà se il suo possessore sia stato vaccinato, abbia effettuato recentemente un test di esito negativo o sia guarito negli ultimi 6 mesi. Per l’eurodeputata cosentina Laura Ferrara occorre che gli stati membri si esprimano al più preso e chiede che il certificato covid sia gratuito.
“Agevolare la libera e sicura circolazione in Europa per motivi lavorativi, turistici o familiari – spiega- è un presupposto fondamentale per favorire la ripresa economica, purché ciò avvenga senza pericoli per la salute pubblica e salvaguardando il diritto dei cittadini alla non discriminazione e alla protezione dei dati. È unicamente su queste basi che si è lavorato per giungere in tempi rapidi al miglioramento di un quadro giuridico comune che consentirà di avere certificati gratuiti, interoperabili, compatibili e verificabili nell’Unione europea sullo stato vaccinale, risultati dei test e stato di guarigione. Spostarsi nell’Unione ponendo fine ad una situazione frammentata e spesso caotica di misure restrittive – evidenzia l’ europarlamentare del Movimento 5 Stelle – sarà uno degli obiettivi che il certificato Covid 19 dell’Ue dovrà contribuire a raggiungere. Per evitare situazioni discriminatorie, parimenti indispensabile dovrà essere l’impegno delle Istituzioni europee e degli Stati Membri nel garantire la possibilità di test gratuiti e di aumentare la capacità di produzione e distribuzione dei vaccini, al fine di renderne l’accesso equo e rapido per tutti i cittadini. Su questo ci aspettiamo delle risposte da parte degli Stati membri”
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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