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Truffe: intascavano pensione parenti morti, denunciati
CATANZARO – Attraverso incroci tra i dati anagrafici e gli emolumenti pagati, ha portato alla luce i raggiri commessi, con modalita’ simili, da tre diverse persone che, avendo taciuto il
decesso dei congiunti, potevano regolarmente presentarsi ad incassare la pensione all’ufficio postale pagatore o, piu’ comodamente, ricevevano l’accredito sul conto corrente bancario dove risultavano cointestatari e legittimati ad operare. In un caso, oltre alla truffa, e’ stato contestato anche il reato di falso, essendo stata certificata dall’interessato, con apposita dichiarazione ideologicamente falsa, l’esistenza in vita del genitore morto invece nel 2002. Gli esiti dell’attivita’ investigativa hanno consentito di attivare le procedure di revoca delle pensioni in questione. Per quanto riguarda le somme gia’ corrisposte, si fa rilevare che le somme accumulate illegalmente da parte dai responsabili dovra’ essere restituito. Nel caso cio’ non avvenisse, potrebbe essere applicata la normativa che consente all’ autorita’ giudiziaria di disporre il sequestro per equivalente, ai fini della successiva confisca, di beni fino a concorrenza dell’importo dell’indebita percezione.
Fonte AGI
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