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A Pasqua tre giorni in zona rossa, limiti alle visite ai parenti. Via libera del CDM alle misure

Calabria

A Pasqua tre giorni in zona rossa, limiti alle visite ai parenti. Via libera del CDM alle misure

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto con le nuove misure anti-contagio. Tre giorni di zona rossa nelle festività Pasquali. Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile una sola visita nello stesso comune se ci si trova in zona arancione, si resta invece a casa se ci si trova in zona rossa. Tutte le regioni gialle in arancione?

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COSENZA – È arrivato il via libera del consiglio dei Ministri alle nuove misure inserite nel decreto legge per il contrasto all’emergenza covid dopo l’ok delle Regioni che hanno condiviso le misure. La diffusione del virus in questa fase è decisamente più veloce a causa dell’impatto delle varianti e questo rende condivisibili le scelte che il governo si appresta a fare con un decreto legge dettato dalla situazione epidemiologica”. Così Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni al termine del confronto con il Governo. “Oggi abbiamo però un’arma in più: i vaccini. Tra l’altro i dati incoraggianti delle ultime settimane stanno dimostrando che tutte le Regioni hanno una capacità vaccinale molto più robusta rispetto all’effettiva disponibilità delle dosi”, ha aggiunto. Si tratta di un decreto legge – subito vigente, ma da convertire in legge entro 60 giorni in Parlamento – e non un dpcm (decreto del presidente del Consiglio) il secondo provvedimento del governo Draghi per contrastare la pandemia di coronavirus. In vigore da lunedì prossimo 15 marzo, e fino al 6 aprile, copre le festività pasquali in maniera simile a quanto fece l’esecutivo Conte con quelle di Natale.

Regioni gialle diventano arancioni

Intanto si valuta anche l’ipotesi emersa nelle ultime ore e confermata dal ministro Speranza, ovvero che le regioni in zone gialla vengono portate automaticamente in arancione “Nelle prossime settimane, dal 15  marzo al 6 aprile, le zone gialle vengono portate in arancione. Si  rende più tempestivo l’ingresso in area rossa: tutte le Regioni che  hanno incidenza settimanale” di Covid-19 “superiore a 250 casi su 100 mila abitanti verranno inserite nell’area con le misure più severe attraverso lo strumento delle ordinanze del ministro della Salute” ha spiegato il ministro della Salute durante l’incontro con le Regioni. Un’ipotesi avanzata dal CST per gestire il periodo oggetto del decreto legge.

Pasqua blindata. Un solo spostamento in zona arancione

Nelle nuove misure approvate dal CDM resta confermata la zona rossa in tutta Italia nelle festività di Pasqua, ovvero il 3 il 4 il 5 Aprile e vengono ulteriormente limitati gli spostamenti per i prossimi 30 giorni. Dal 15 marzo fino al 2 aprile e il 6 aprile (3, 4 e 5 è zona rossa nazionale, nelle Regioni arancioni “è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno”, tra le 5 e le 22, “e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”. Lo spostamento non è sarà invece consentito a nessuno nelle zone rosse, salvo per comprovate esigenze di necessità, lavoro o salute.

Nelle festività pasquali una visita al giorno

Nei giorni di sabato 3 aprile, domenica 4 giorni di pasqua e lunedì e 5 aprile (comprese quindi Pasqua e Pasquetta, ndr), sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni i cui territori si collocano in zona bianca, si applicano le misure stabilite” per la zona rossa. “Nei medesimi giorni è consentito, in ambito regionale, lo spostamento” verso una sola abitazione una volta al giorno a due persone con minori di 14 anni.

Con 250 casi ogni 100mila si finisce in zona rossa

Da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile le regioni che avranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100.000 Abitanti passeranno automaticamente in zona rossa. Viene prevista la facoltà per le regioni di poter individuare, quando si è in arancione, aree ulteriori da portare in zona rossa con microchiusre, quando l’incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive: è un’altra delle proposte di nuove misure restrittive che Speranza avrebbe presentato alle regioni. Superare l’area gialla rispetto al diffondersi della variante inglese.

 

Congedi parentali, baby sitter e smart working

Nel decreto anche 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1 gennaio e quindi anche retroattivi. Saranno retribuiti al 50% per chi abbia figli minori di 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni non saranno retribuiti. Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell’ordine. Infine, fino ai 16 anni dei figli viene ribadito il diritto allo smartworking per i genitori.

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