Calabria
CTS “in DAD se aumenta l’incidenza”. In Calabria prorogata la presenza al 50% nelle superiori
Nuova ordinanza sulle scuole del presidente f.f. della Regione Spirlì. Confermate per altre due settimane le precedenti disposizioni e DID per tutte le famiglie che ne faranno richiesta. il CTS “studenti in dad nelle zone rosse e se aumenta l’incidenza”
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COSENZA – Sulle scuole si attendevano le indicazione del Cts. Gli esperti hanno raccomandato al governo, al termine di una riunione nella quale sono state analizzate le richieste dell’esecutivo e delle Regioni, di attivare la dad per tutte le scuole delle zone rosse e in quelle dove sia superata una certa soglia d’incidenza Covid. In particolare in zona rossa le scuole di ogni ordine e grado dovranno essere chiuse. Gli esperti hanno anche valutato che gli studenti dovranno essere in Dad nel caso l’incidenza sia superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti. In tutte le altre situazioni, la scuola resta in presenza come già stabilito dai provvedimenti in vigore. E ieri sera il Presidente F.f. Spirlì ha emanato una nuova ordinanza con la quale proroga la didattica in presenza al 50% fino al 13 marzo 2021 in tutte le scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie, nelle scuole di istruzione e formazione professionale e nelle università. È quanto prevede l’ordinanza n.8, che dispone ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Con il nuovo provvedimento sono di fatto prorogate, a partire dall’1 e fino a tutto il 13 marzo 2021, senza soluzione di continuità, le disposizioni e le raccomandazioni già adottate con l’ordinanza n. 4 del 30 gennaio 2021.
L’ordinanza si basa, tra gli altri, anche sul report n. 41 del ministero della Salute, secondo cui, in riferimento alla situazione epidemiologica nazionale, e alla luce «dell’aumentata circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità e del chiaro trend in aumento dell’incidenza su tutto il territorio italiano», sono necessarie «ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio nazionale e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari». Sussiste, perciò, «la necessità di adottare misure più restrittive in ambito regionale», oltre a quella di «limitare le occasioni di contagio, diminuendo – per quanto possibile – la percentuale di popolazione scolastica in presenza», anche alla luce del fatto che, dal 10 marzo 2021, si darà avvio alla vaccinazione degli operatori scolastici. Le istituzioni scolastiche interessate proseguono dunque «a limitare la didattica in presenza a non più del 50% della rispettiva popolazione studentesca, nel rispetto di tutte le misure di prevenzione vigenti e fatte salve le deroghe circa l’attività in presenza, già individuate nelle specifiche ordinanze emergenziali». È confermata la raccomandazione a un’organizzazione che preveda «la presenza in ciascuna rispettiva aula di non più del 50% degli studenti rispetto alla capienza prevista»; «di garantire e rendere pienamente fruibile la didattica integrata online, in modalità sincrona per la restante parte degli studenti non presenti in aula»; «di favorire la didattica digitale integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta, nell’ottica di una migliore gestione organizzativa, anche alternativa al differenziamento degli orari di ingresso/uscita».
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