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Cosenza, Falvo: “occorre un piano per la rinascita del centro storico”

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Cosenza, Falvo: “occorre un piano per la rinascita del centro storico”

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L’avv. Fabrizio Falvo, presidente dell’associazione Cosenza Futura: “Lo sosteniamo da anni inascoltati: è necessario ricollocare la città vecchia come baricentro degli insediamenti residenziali e produttivi”

 

COSENZA – “Non basta una nuova perimetrazione della area urbana e formali atti amministrativi, ma è necessario ricollocare la città vecchia come baricentro degli insediamenti residenziali e produttivi, in modo da ricostruire i legami storici che ne hanno connotato l’evoluzione della comunità cosentina”. A sostenerlo è l’avvocato Fabrizio Falvo presidente dell’ass. Cosenza futura: “Fino a qualche anno addietro avevamo assistito ad un entusiasmante interesse per la città antica, con il fiorire di attività commerciali e ludiche, una stagione molto interessante per il teatro di Tradizione “Rendano”, la costruzione e l’utilizzo della scale mobili che rendevano fruibile l’accesso, incoraggiando i cittadini a recarsi in quei luoghi. Tutto si è interrotto, ed ora occorre riprendere quel filo che si è inspiegabilmente spezzato”.

Servizi e mobilità

“Occorre rendere omogeneo ed efficiente il sistema dei servizi, della mobilità e di accessibilità ai diversi punti di interesse ed al centro storico. Vanno ripensate le funzioni pubbliche – prosegue Falvo – che possono avere sede in quella parte della città ,iniziando dalla Cultura attiva, evitando che diventi “museo di se stesso”, recuperando i valori propri del concetto di centro sinergico della città. Ripartire da un approccio sistemico, soffermandosi sui beni culturali quali Palazzo Arnone, il castello, le biblioteche, il laboratorio di restauro, la sede di piazza Valdesi che rappresentano un punto di forza, quali luoghi istituzionali, in vista della collocazione della facoltà universitaria inserita nel sistema organico di Beni Culturali-Formazione Universitaria”.

“Si può lavorare anche sulla facoltà di Medicina nel quadro della “città della salute” quale ricucitura ,connessione e valorizzazione dei presidi sanitari cittadini. Andranno percorse tutte le ipotesi favorevoli che vedano l’istituzione ,oltre che della facoltà di Medicina ,della localizzazione di dipartimenti che abbiano attinenza con le problematiche del territorio (ad esempio agraria, beni culturali ecc…). Un impegno della futura amministrazione per proporre soluzioni concrete ,basandosi anche su censimento dei complessi sia di natura pubblica che privata. Un progetto ambizioso ,una sfida che dovrà basarsi sulla leale collaborazione tra i diversi livelli territoriali di governo. Vanno attinte le risorse per tutti i settori ,in modo da dare inizio ad un programma ,che veda i cittadini partecipi, per la fruizione del patrimonio costituito dal centro storico”.

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