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Negozio bruciato a Riace, parte la raccolta fondi. Giudiceandrea e Manna: “sostegno a Daniel”

Calabria

Negozio bruciato a Riace, parte la raccolta fondi. Giudiceandrea e Manna: “sostegno a Daniel”

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Parte una raccolta fondi dopo l’atto incendiario da parte di ignoti nella bottega etnica del ghanese Daniel. Solidarietà dalle istituzioni del territorio

 

 

COSENZA – Il negozio etnico “Villaggio globale” di Riace è stato dato alle fiamme la notte del 29 dicembre e il suo proprietario, il ghanese Daniel perfettamente integrato nella comunità riacese, si è ritrovato a perdere tutto.

“È il secondo episodio inquietante che si registra a Riace, in pochi giorni, dopo che ignoti hanno imbrattato il murales dedicato a Peppino Impastato”, commenta il Coordinatore dei Forum tematici del Partito democratico di Cosenza Giuseppe Giudiceandrea che si unisce alla Riace solidale e partecipa alla raccolta fondi promossa dal Comitato Undici Giugno a sostegno di Daniel, il commerciante a cui è stato bruciato il negozio pochi giorni fa nella cittadina reggina.

“Io, come tutti gli iscritti Partito democratico di Cosenza e non solo – dice Giuseppe Giudiceandrea – rifiuto la criminalità e il razzismo e sono al fianco di chi, come Daniel, ha faticato per costruire nella nostra regione una nuova vita. Invito tutti i militanti ad unirsi alla raccolta fondi promossa dal Comitato Undici Giugno e invito chiunque abbia possibilità di farlo ad unirsi nella gara di solidarietà“.

La raccolta fondi per Daniel

“Ignoti vigliacchi, nella notte, hanno incendiato la bottega di Daniel, un giovane del Ghana che a Riace ha costruito la sua speranza in un mondo migliore”, scrive sui social il Comitato Undici Giugno R/esistenza.

“La bottega e Daniel sono parte integrante del villaggio globale di Riace. Sono parte integrante e testimonianza che un’altra umanità è possibile. Chi può e vuole dare un contributo può farlo versando direttamente a Daniel – concludono – tramite la sua posta Pay. Dimostriamo che nessun gesto criminale può piegare il sogno di Riace. Dimostriamo che Daniel non è solo”.

 

Manna: “il ‘sistema Riace’ il bersaglio dell’attentato”

“Appresa la notizia dell’attentato razzista compiuto la notte scorsa a Riace, il sindaco di Rende Marcello Manna, insieme alla giunta, esprimono la ferma condanna per il fatto criminale, nonché la propria solidarietà alla cittadinanza multiculturale del Villaggio Globale di Riace“, è quanto dichiara il sindaco di Rende Marcello Manna. “Mettendo fuoco al negozio “etnico” gestito da Daniel, una delle tante micro attività imprenditoriali che caratterizzano la realtà inclusiva di Riace, i perpetratori hanno attentato non solo ai frutti del suo lavoro decennale, ma hanno messo a repentaglio la vita di due donne, madre e figlia, che dormivano al piano di sopra”.

“Sulla matrice razzista del gesto non si nutrono dubbi – prosegue Manna –  Daniel è un rifugiato ghanese e la madre e la figlia sono nigeriane – ma è ancora e, soprattutto, il “sistema Riace” il bersaglio dell’attentato. L’esperienza virtuosa ed esemplare, lodata dal mondo intero, nata più di vent’anni fa e per quasi tutto questo periodo guidata dal suo sindaco Mimmo Lucano, il “sistema Riace” ha offerto l’accoglienza diffusa a oltre 6 mila richiedenti asilo provenienti da venti diverse nazioni”.

“I nuovi cittadini hanno dato nuova vita alla cittadina, che, come tanti nostri splendidi borghi antichi, si stava svuotando. A sua volta, Riace ha dato nuova vita agli immigrati che vi hanno trovato casa, lavoro, famiglia e inserimento. Proprio per la sua forza esemplare, da due anni, questo circolo virtuoso si è trovato sotto attacco. Non possiamo esimerci – chiosa il sindaco di Rende- dal notare che gli stessi attentatori sono a loro volta vittime di questo attacco brutale e concentrato, volto a trasformare il circolo virtuoso – criminalizzandolo – in uno vizioso, portato avanti, insieme, da una politica nazionalista, esclusivista e xenofoba e da una certa magistratura che, più o meno consapevolmente, né è divenuta lo strumento”.

“Le associazioni della nostra area urbana – conclude – si sono già messe in moto per manifestare materialmente la nostra solidarietà alle vittime dell’attentato. Tutti e tutte insieme ribadiamo: ‘il razzismo non passerà!‘”

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