Calabria
Tallini “contro di me accuse infamanti e surreali. Disprezzo la ‘ndrangheta”
 
																								
												
												
											Il consigliere regionale di Forza Italia Domenico Tallini, ex presidente dell’Assemblea reintegrato tra i banchi dell’Aula alla luce del provvedimento del Tribunale del Riesame di Catanzaro “una vicenda surreale, un brutto incubo, un film dell’orrore che non auguro a nessuno di vivere. Ma non sono animato da alcuno spirito di rivalsa e non serbo rancore”
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REGGIO CALABRIA – “Sono lontano anni luce dagli ambienti criminali, disprezzo la ‘ndrangheta che considero la principale causa di arretratezza della nostra terra”. Esordisce così Domenico Tallini rientrato in Consiglio regionale da semplice consigliere. L’ex presidente del Consiglio regionale si era dimesso dopo il suo arresto disposto dalla Procura della Repubblica di Catanzaro a seguito dell’operazione “Farmabusiness“. L’assemblea, nella riunione convocata per l’approvazione del bilancio, ha infatti preso atto della sentenza del Tribunale della Libertà del capoluogo regionale che il 15 dicembre ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti. Tallini è indagato per concorso esterno e voto di scambio politico mafioso”.
Contro di me accuse infamanti e senza fondamento
“Non è facile per me prendere la parola in quest’aula – ha esordito Tallini – , anche se supero la commozione e l’emozione e tutto quello di sentimentale può sopraggiungere dopo le tristi vicende che mi hanno riguardato, e che mi hanno lasciato un segno profondo con effetti devastanti nel fisico e nella psiche, avendo toccato la mia persona e la mia dignità, ma anche gli affetti più cari. Una vicenda surreale, un brutto incubo, un film dell’orrore che non auguro a nessuno di vivere. Ma nemmeno la drammaticità e l’assurdità di questi eventi – ha proseguito il consigliere regionale – hanno annullato la mia ferma volontà di difendermi da accuse infamanti e e al contempo senza fondamento. La difesa della mia onorabilità è oggi la mia principale ragione di vita, a cui dedicherò ogni energia, lo devo alle migliaia di persone che mi hanno onorato del loro voto e anche a voi colleghi che mi avete dato fiducia chiamandomi a presiedere questa assemblea”.
Non ho mai tradito la vostra fiducia
Tallini ha quindi osservato: “Posso gridarlo forte, non ho tradito mai la vostra fiducia, sono lontano anni luce dagli ambienti criminali, disprezzo la ‘ndrangheta che considero, e l’ho detto in tutte le occasioni, la principale causa di arretratezza della nostra terra. Non sono animato da alcuno spirito di rivalsa, non serbo rancore – ha sostenuto il consigliere regionale – nei confronti di chi ha chiesto ed emesso nei miei confronti la misura restrittiva dei domiciliari sulla base di accuse inconsistenti, discutibili, superficiali e campate sul nulla. Però, guai a delegittimare l’operato della magistratura, nemmeno quando si resta vittime come nel mio caso. La magistratura rimane una baluardo nella lotta alle mafie e all’illegalità. Non è certo questo il mio intento: proprio per questo parlo di abbagli, errori, errate interpretazioni, facendo salva la buona fede della Procura escludendo ogni ipotesi di inchiesta a orologeria o con lo scopo di eliminare un punto di forza di una colazione o di una parte politica. Ho avuto così tanta fiducia nella magistratura da mettermi subito a disposizione, con i miei difensori dei giudici e rispondere a tutte le loro domande, mi sono messo a disposizione al Tribunale della libertà che ha annullato la misura cautelare”.
Lotterò finché non mi sarà restituita l’onorabilità
“Tutto ciò – ha quindi rilevato Tallini – non mi basta, non avrà un attimo di pace fino a quando non mi sarà restituita totalmente la mia onorabilità. Ho dimostrato la mia correttezza, non c’è un solo elemento o una sola prova di un mio contatto con la criminalità organizzata, che ho sempre tenuto a debita distanza, e che mi ha sempre tenuto a debita distanza”. Tallini ha infine concluso: “Ringrazio di cuore i colleghi della maggioranza per la loro sincera solidarietà ma anche i colleghi dell’opposizione che hanno mantenuto un atteggiamento equilibrato e garantista pur nella legittimità delle critiche politiche. Purtroppo resta forte l’amarezza per i tanti ingiusti giudizi sommari che si registrano oggi o le perplessità di amici o alleati, ma questa è la vita, sono le miserie umane a cui nessuno si potrà mai sottrarre. Tengo a ribadire che questo Consiglio regionale è stato presieduto con onesta e correttezza da uno che non si è mai macchiato di alcun reato”.
 
                         
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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