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Covid, Villani: “vaccino efficace anche su variante inglese”

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Covid, Villani: “vaccino efficace anche su variante inglese”

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Secondo il Presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP), più che delle varianti del virus bisogna preoccuparsi dei comportamenti delle persone

 

ROMA – “Il vaccino è efficace anche rispetto alla mutazione del Sars-Cov-2”. A dirlo è Alberto Villani, Presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP), intervistato a Unomattina da Monica Giandotti sulla cosiddetta ‘variante inglese’ del Coronavirus. “Il virus è un parassita endocellulare obbligato – spiega Villani – il che significa che per vivere deve stare all’interno di una cellula. E’ normale che nel tempo si modifichi, lo fanno tutti i virus. Il vaccino è stato concepito su quelle che sono delle proteine fondamentali per la vita del virus perché sono quelle che gli consentono di attecchire sulla cellula e poi di penetrare. E ovviamente – sottolinea il pediatra – il virus non cambierà mai queste proteine che sono quelle che servono per la sua sopravvivenza”.

Alla domanda se ci siano delle evidenze che questa variante del virus preferisca colpire le persone al di sotto dei 60 anni Villani spiega “che è probabile ma ciò avviene perché se al virus viene dato modo di diffondersi e di replicarsi chiaramente si perfeziona e tende a modificarsi in maniera vantaggiosa per lui quindi aumentando la diffusibilità. Per questo – ribadisce il Presidente SIP – adottare le misure di prevenzione è fondamentale perché è l’unico modo, limitando la diffusione, che il virus replicandosi continuamente si perfezioni sempre di più e quindi diventi sempre più abile e tra le abilità più importanti c’è proprio quella di avere la capacità di diffondersi tra le persone”. Secondo il Presidente SIP più che delle varianti del virus bisogna dunque preoccuparsi dei comportamenti delle persone.

Del resto le barriere di protezione e i comportamenti virtuosi “rappresentano un limite anche alla diffusione del virus influenzale – sottolinea Villani ricordando che – già adesso che siamo a gennaio possiamo dire, rispetto agli altri anni, che i virus respiratori usuali stanno circolando molto meno. Quindi comportarsi nel rispetto delle regole fa sì che anche il virus influenzale abbia meno possibilità di diffondersi”, conclude Villani.

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